INAUGURATA OGGI - Ha cominciato a funzionare oggi il secondo stabilimento che la BMW ha realizzato in Cina. Il nuovo impianto si trova a Tiexi, vicino alla città di Shenyang in Manciuria, e si affianca a quello che la BMW ha già a Da Dong. Nella nuova fabbrica viene prodotta la Suv compatta X1 e la berlina Serie 3 nella versione maggiorata realizzata appositamente per il mercato cinese. L’intervento ha richiesto un investimento di 1,5 miliardi di euro.
QUOTA CRESCENTE - Sommando la produzione del nuovo impianto con quella dello stabilimento già attivo (da cui escono le Serie 5), la BMW raggiunge la capacità produttiva di ben 300 mila unità annue, ampliatili agevolmente a 400 mila. Ciò mentre nell’intero 2011 la produzione globale della casa è stata di circa 1,750 milioni di vetture (Mini compresa).
MARGINI ELEVATI - C’è chi paventa che un tale potenziamento delle capacità produttive in Cina possa rappresentare uno sbilanciamento dell’equilibrio complessivo del gruppo verso il mercato cinese, diventando così “cino-dipendente”. In realtà la scelta trova spiegazioni sufficienti nelle capacità del mercato cinese di assorbire auto di prestigio come le BMW e di dar luogo a profitti non realizzabili in alcun altro mercato al mondo: le case portano la produzione dove c'è, e ci sarà in futuro, la domanda. Gli analisti valutano infatti che il margine della BMW per ogni vettura venduta in Cina si aggiri attorno al 25%.