MARCIA INDIETRO - All’inizio del 2013 pareva inesorabile la fine delle attività nella fabbrica di gomme della Bridgestone a Modugno, in provincia di Bari (foto sopra). Era attivo da 52 anni (dapprima per la Firestone, poi finita nella Bridgestone) ma la globalizzazione sembrava non lasciargli scampo e l’azienda a marzo dell’anno scorso comunicò la volontà di andarsene e vendere tutto. Il che significava la chiusura. Poi era iniziata una paziente e impegnativa trattativa azienda-sindacati sotto l’egida del ministero dello Sviluppo economico e della Regione Puglia, e a settembre alla fine è arrivato l’accordo: la Bridgestone sarebbe rimasta a fronte di un miglioramento della produttività.
GOMME DI LARGO IMPIEGO - In concreto l’intesa si è basata su una ristrutturazione per la produzione di pneumatici di largo consumo che attualmente vengono fabbricati in Asia. La Bridegstone si è impegnata a compiere interventi di riorganizzazione e ammodernamento degli impianti, i sindacati hanno accettato un piano di riorganizzazione che prevede due anni di cassa integrazione (50 ore al mese), la mobilità volontaria per 377 addetti (a gennaio erano già un centinaio gli addetti che avevano accettato di lasciare l’azienda, a fronte di una buonuscita pagata dalla Bridgestone), riduzione delle ore lavorate con conseguente diminuzione dei salari.
41,3 MILIONI DI INVESTIMENTI - A fronte di ciò la fabbrica verrà ristrutturata, con l’acquisizione di nuove linee produttive e attrezzature per un valore di 38,6 milioni di euro, oltre ad altri 2,6 milioni necessari per lavori di ristrutturazione e adattamento dello stabilimento alle nuove esigenze. L’obiettivo industriale è di arrivare al 2016 con una produzione di 3,5 milioni di pneumatici, mentre nel 2014 l’azienda prevede di produrne 2,2 milioni. Il programma è l’oggetto del cosiddetto Contratto di sviluppo firmato qualche giorno fa dalla Bridgestone e da Invitalia (l’Agenzia del ministero dello Sviluppo che si occupa della ricerca di investimenti in Italia). Dei 41,3 milioni di investimenti previsti, Invitalia ne mette a disposizione 12,4 a fondo perduto.