POLEMICA RILANCIATA - L’autostrada Broni-Mortara (in provincia di Pavia) è “un nastro di cemento che mangia mille ettari di terreno, bocciata dal ministero dell’Ambiente e da 45 sindaci della zona”: così Giangiacomo Schiavi, sulle pagine del Corriere della Sera del 16 marzo 2015, rilancia la polemica su quella “che rischia di diventare un’autostrada nel deserto con poche auto e ancor meno introiti”. Il Corriere parla di “bancarotta annunciata, un miliardo e 300 milioni d’investimento”: si tratterebbe della “ennesima faraonica opera pubblica nata nel segno della grandeur di Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia, e di Infrastrutture Lombarde, l’agenzia regionale decapitata dall’inchiesta sugli appalti di Expo”. Ecco perché il quotidiano milanese si appella al presidente lombardo Roberto Maroni, intitolando l’articolo in modo esplicito: “Un’autostrada da fermare”.
VERSO UN TRIS DI FLOP? - Stando al sito della concessionaria (la società S.A. Bro.M. S.p.A., cioè Società per azioni Autostrada Broni-Mortara), questa infrastruttura “si configura come opera viabilistica prioritaria della regione Lombardia in quanto contribuisce alla creazione del corridoio direzionale Est-Ovest, completamente alternativo a quello ormai saturo rappresentato dalla A4 Torino-Trieste, colmando nel contempo le carenze infrastrutturali nella zona Lomellina e Oltrepò Pavese”. Ma, attacca il quotidiano di via Solferino, “la futura Broni-Mortara arriva a tempo scaduto: negli anni Settanta, ancora sull'onda lunga del boom economico, era una buona intuizione; oggi, con la crisi e il traffico in calo, è poco strategica”. Come “la Brebemi, la nuova autostrada da Milano a Brescia, che rischia il flop per mancanza di utenti”, e come “la Pedemontana, sulla quale per ora viaggia soltanto un terzo delle auto previste”. La chiusura sui costi: “La formula del project financing, nata per convogliare investimenti privati sui grandi progetti, non sempre si rivela un affare per i contribuenti: chi paga in caso di mancato raggiungimento dei ricavi previsti?”.