BENZINA O “GAS” - Dopo averla presentata alla stampa specializzata lo scorso giugno, la Martin Motors mostra al grande pubblico del Motor Show la Bubble, la citycar di produzione cinese. La sua carrozzeria a due porte ricorda parecchio quella della Smart, tuttavia la somiglianza si ferma all’estetica. La Bubble, tanto per cominciare, è mossa da un 1.1 di origine Suzuki a quattro cilindri da 67 CV posizionato davanti, che spinge le ruote anteriori (mentre la Smart ha un tre cilindri e segue lo schema “tutto-dietro”). L’alimentazione è a benzina oppure a “gas”, dal momento che la vettura viene offerta equipaggiata di serie con l’impianto a Gpl.
HA 4 POSTI - Rispetto alla Smart, la Bubble è pure leggermente più grande, sia dentro, sia fuori: offre quattro posti anziché due, ed è lunga 327 cm invece di 270; a quest’ultimo proposito, però, si deve tenere conto della presenza della ruota di scorta, sistemata esternamente dietro il portellone e sorretta da un vistoso supporto: una soluzione sinora vista solo nei modelli da fuori strada. Alle dimensioni compatte si accompagnano soluzioni che aumentano la praticità, quali la possibilità di abbattere i sedili posteriori per ampliare il bagagliaio, oppure la presenza delle barre sul tetto.
MENO DI 10.000 EURO - Le ruote di 15 pollici con gomme larghe e sportive dovrebbero garantire una buona tenuta di strada, e l’impianto frenante conta su quattro dischi; peccato, però, che non si possa avere l’Esp. Quattro gli allestimenti previsti: quello base è denominato Smile ed è proposto a 9.960. Ci sono due versioni intermedie, proposte a 10.800 e 11.400 euro. La più ricca, con sedili e componentistica Sparco, costa 12.300 euro.
> IL PRIMO CONTATTO DELLA BUBBLE