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Le Bugatti mai nate

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 20 febbraio 2020

Svelati i progetti di tre affascinanti Bugatti, pensate per ampliare la gamma, che però non hanno mai ricevuto l'ok per la produzione.

Le Bugatti mai nate

TRE GIOIELLI - Dal 1998, quando fu acquisita dal Gruppo Volkswagen, la Bugatti ha lanciato prima la Veyron e poi la sua erede Chrion, coupé a 2 posti entrambe con il motore W16 disposto centralmente. Ad eccezione delle loro versioni derivate, la casa francese non ha mai realizzato altri modelli. Questo però non significa che la Bugatti non abbia pensato ad allargare la gamma: nel 2009 svelò il prototipo della berlina 16C Galibier, ma negli anni ha realizzato diverse proposte di stile per diversificare l’offerta, sebbene nessuna di esse sia stata messa in produzione. Alcune di queste inedite Bugatti, firmate dal responsabile dello stile Achim Anscheidt, sono “riaffiorate” grazie alle immagini pubblicate da alcuni siti web.

> BUGATTI ATLANTIC

Questo prototipo del 2015 (foto qui sopra), il cui nome è un omaggio alla Atlantic del 1936, prefigurava una coupé in stile granturismo più usabile della Chiron, come fa intuire il sinuoso padiglione: nasconde un porta-bagagli nella parte posteriore, ampio a sufficienza per i trolley da cabina dei 2 passeggeri. Lo stile è molto simile alla Chiron (svelata nel 2016), come denotano le superfici levigate della carrozzeria, i sottili fari composti da 4 singoli elementi luminosi e il fregio cromato al fondo delle portiere, che si aprono verso l’alto (in modo tradizionale per la Chiron). La mascherina della Atlantic è più schiacciata e prominente, perché il cofano è allungato per ragioni tecniche: all’anteriore c’è infatti il motore.

> BUGATTI VEYRON BARCHETTA

Derivata tecnicamente dalla Veyron Super Sport, che nel 2010 stabilì il record di velocità (431 km/h), la Veyron Barchetta (foto qui sopra) è una spider dal look aggressivo con tanti dettagli ispirati alle corse: le portiere sembrano assenti, il parabrezza è ridotto al minimo indispensabile e il motore W16 rimane a vista, celato da una copertura trasparente dietro gli sportivi sedili. La sua carrozzeria ha dettagli curati e superfici meno levigate della Veyron, a partire dall’ampliata mascherina e dalla grande apertura nel cofano anteriore. È rimasta solo un disegno.

> BUGATTI W16 COUPÉ

Questo modello avrebbe dovuto adottare parti realizzate ad hoc: da qui la stima di costruirla in pochi esemplari e venderla ad un prezzo compreso fra 15 milioni e 20 milioni di dollari. La W16 Coupé (foto qui sopra) ha il motore anteriore e un’allungata silhouette, resa suadente dalle generose bombature e dai ridotti vetri laterali. Il padiglione si restringe verso la parte posteriore e ricorda le Bugatti del passato. Ritenuta troppo costosa da produrre, alla fine è rimasta un esercizio di stile.



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Ritratto di LamboV12
20 febbraio 2020 - 13:02
1
Barchetta a parte bellissime tutte
Ritratto di neuropoli
20 febbraio 2020 - 14:56
l'Atlantic da URLO!
Ritratto di nik66
20 febbraio 2020 - 13:15
ma no dai, non è poi così male la barchetta, anche se comunque concordo che è un gradino sotto
Ritratto di Bacca
20 febbraio 2020 - 14:31
e ci credo, guarda che brutte
Ritratto di Oxygenerator
21 febbraio 2020 - 08:06
Non si può dir niente, son belle. A mio gusto l’Atlantic è la più bella. Posto il fatto che anche ad avere i soldi, non comprerei mai auto di questo genere e così esasperate.
Ritratto di 82BOB
21 febbraio 2020 - 14:40
2
Da un certo punto di vista capisco le scelte, fanno parte di un gruppo con tanti marchi più o meno di lusso come Bentley, Porsche e Lamborghini, può essere anche giusto che Bugatti rimanga con un solo modello o quasi a fare da vetrina del know-how VAG, però è un vero peccato... la Atlantic bisogna dire che è bella, molto elegante e con il giusto tocco retrò, sarebbe stata una splendida GT!
Ritratto di Abacus
21 febbraio 2020 - 16:26
La parole GT stona per un modello odierno. Oggi il motore a 3 o a 12 cilindri non emoziona nessuno, anzi scrivimi la potenza per il decollo e facciamo prima. Il punto scriminante è la cassa dell'abitacolo, a forma di barile se il modello è piccolo, a forma di dirigibile se il modello è grande. Dovendo trascorrere la maggior parte del tempo incolonnato, il modello ideale deve avere una logica di frenata automatica efficace ed efficiente, non pericolosa neppure per i terzi trasportati, neonati inclusi. Il computer ne sa più del cervello umano, e la cosa mi entusiasma. Non vedo l'ora di indebitarmi per volare sul velluto, nel silenzio e tra le piume di un sedile decente. Non vedo l'ora, anzi stravedo.
Ritratto di 82BOB
21 febbraio 2020 - 16:45
2
Non c'ho capito un fico secco...
Ritratto di Giulio Menzo
21 febbraio 2020 - 15:22
2
Atlantic stu-pen-da,la coupé anche bellissima,ma la prima è mostruosamente bella e semplice al tempo stesso.La Barchetta l'avrei immagina più semplice e meno posticcia e artificiosa
Ritratto di Giuliopedrali
21 febbraio 2020 - 17:03
Mi sembra meglio che non siano uscite...