TANTO IN COMUNE - Vedere su strada una Bugatti è già di per sé un avvenimento raro, perché le hypercar della casa francese difficilmente lasciano i garage dei loro fortunati proprietari, che le custodiscono come veri e propri oggetti da collezione alla luce della rarità e del prezzo. Ha dell’unico perciò il servizio fotografico organizzato a Dubai, dove la Bugatti ha radunato le sue tre più recenti hypercar: la EB110 del 1991, la Veyron del 2005 e la Chiron del 2016. Questi modelli, seppur diversi, hanno in comune la “filosofia” di fondo, che prevede la trazione integrale, il motore sovralimentato con 4 turbo e il telaio monoscocca in fibra di carbonio.
BUGATTI EB110
Svelata nel 1991, nel periodo in cui la Bugatti era di proprietà italiana (fu rilanciata da Romano Artioli), la EB110 ha nel nome un omaggio al fondatore Ettore Bugatti: EB sono le iniziali e 110 gli anni dalla sua nascita. La carrozzeria in alluminio è basata su un telaio pesante solo 125 kg, realizzato in fibra di carbonio, materiale al debutto fra le auto non da corsa. Il motore, collocato in posizione centrale, è un V12 3.5 da 560 CV. Da record le prestazioni: con 351 km/h, la EB110 stabilì il primato di velocità per auto stradali. L’8.0 raggiunge i 612 CV nella versione EB110 Super Sport (nelle foto), più leggera di 150 kg grazie all’utilizzo di fibra di carbonio anche per carrozzeria e abitacolo.
BUGATTI VEYRON 16.4
Dopo la fine della gestione Artioli, nel 1995, la Bugatti entra nel Gruppo Volkswagen dal 1999 e dopo 6 anni lancia il primo nuovo modello: è la Veyron 16.4, dalla carrozzeria più arrotondata e con l’ampia mascherina a richiamare le gloriose Bugatti degli Anni 20 e 30. La Veyron è fatta per stupire, complici il poderoso motore 16 cilindri 8.0 da 1.000 CV e le strabilianti prestazioni di cui è capace: porta a termine lo ‘0-100’ in 2,5 secondi, le bastano 7,3 secondi per lo ‘0-200’ e raggiunge i 407 km/h, diventando così l’auto stradale più veloce del periodo. Nel 2010 viene lanciata la Veyron Super Sport, nelle foto, con il motore potenziato a 1.200 CV e in grado di raggiungere i 415 km/h; un esemplare della Veyron SS, debitamente messo a punto, toccò i 431,072 km/h.
BUGATTI CHIRON
Al termine della produzione, fissata a 450 esemplari, nel 2016 la Veyron 16.4 viene sostituita dalla Chiron. Questo modello ne è un’evoluzione: lo stile si fa più deciso e moderno, in particolare al posteriore (dove spicca il fanale orizzontale), mentre il motore 16 cilindri 8.0 viene aggiornato e sprigiona 1.500 CV e 1.600 Nm di coppia. Le prestazioni sono ancora più entusiasmanti, perché la Chiron fa lo ‘0-100’ in 2,4 secondi, lo ‘0-200’ in 6,1 secondi e impiega 13,1 secondi per lo ‘0-300’, ma interrompe la sua corsa solo a 420 km/h (velocità limitata elettronicamente). Un esemplare modificato ad hoc, nel 2019, viene guidato fino alla velocità di 490,484 km/h. La Chiron è stata prodotta in oltre 250 esemplari, la metà dei 500 previsti.