BYD Seal 06 GT: è una hot hatch, ma elettrica 

Concordo

Il tuo discorso in teoria è corretto (Toyota é conosciuta per l'affidabilità), ma purtroppo credo che sia giusto dire che la pratica veda le case andare più nella direzione dei margini che dei principi, e quindi nonostante la percezione qualitativa appaia generalmente in miglioramento, non la segua di pari passo quella reale. Anzi, grazie alla percezione, si possa lesinare sul non percepito. Prendi anche Volkswagen, credo sia evidente come abbia iniziato a risparmiare sulla qualità reale delle plastiche interne (ultimamente, sulle ID ad esempio, anche a discapito di quella percepita). Ti racconto due storie per darti tangibilità di ciò. Nella prima, ad esempio, abbiamo una leva degli indicatori di direzione, in plastica, prodotta da un'azienda bergamasca, che già nei primi anni 2000 poteva stare 20 anni esposta al sole ottenendo una variazione di colore inferiore al 5%, ed abbiamo invece la stessa cosa, prodotta da un colosso cinese, ora, dove lo stesso gap di variazione cromatica si realizza dopo 14 mesi. Non anni, mesi. Allo stesso tempo, aziende attive nella produzione di macchinari per la farmaceutica di alta precisione, continuano ad utilizzare esclusivamente acciai di provenienza tedesca, non perché non abbiano interesse a risparmiare, ma perché quelli cinesi non sono in grado di raggiungere livelli di precisione richiesti. Potrei raccontartene altre, sulle bobine in rame, o anche sulle prove in pista di collaudatori storici che devono rinunciare ai tradizionali parametri di valutazione per poter attribuire giudizi positivi alle case che li interpellano. Spero di essermi spiegato meglio di un semplice "plasticotta cinese e acciaio scarso", che però già diceva tutto il sunto del discorso. Un abbraccio