BYD, costruttore di veicoli elettrici molto famoso in Cina, guarda con grande interesse verso il mercato europeo per massimizzare ed espandere il proprio business. Quale modo migliore per crescere se non puntando ad ampliare i propri confini commerciali verso il Vecchio Continente? Proprio negli ultimi tempi, la casa automobilistica ha annunciato di voler entrare nel mercato automotive di Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Germania, dopo aver già messo le radici all'interno del territorio norvegese.
Ora, BYD è pronta per presentare anche al pubblico europeo la sua ATTO 3, HAN e TANG (qui per saperne di più)) e per raggiungere tale obbiettivo l'idea sarebbe quella di costruire delle vere e proprie fabbriche sul suolo dell'Europa, senza limitarsi a esportare le sue vetture 100% elettriche, cosi da evitare anche l’elevata tassazione europea che grava sulle importazioni cinesi.
A questo proposito, non lasciano spazio a dubbi le parole dei portavoce dell'azienda che hanno voluto sottolineare come si stiano studiando le "possibilità di costruire fabbriche locali in Europa in base ai nostri progressi commerciali. Se BYD riuscirà a ritagliarsi uno spazio nel mercato auto europeo, c'è la possibilità che possa poi arrivare a produrre direttamente le sue auto in uno dei Paesi del Vecchio Continente".
Dunque, al momento BYD non ha ancora stabilito un punto di partenza in Europa dove costruire le sue vetture, ne quando BYD procederà a costruire le sue fabbriche. La strategia sarebbe, prima di tutto, quella di far conoscere le proprie vetture elettriche ai clienti europei e, solo in un secondo momento, iniziare la costruzione delle fabbriche. Tutto questo solo, se BYD sarà stata in grado di ritagliarsi uno spazio importante nel mercato auto europeo. Senza un considerevole volume di vendite anche in Europa, non avrà senso iniziare a costruire.
BYD guarda con interesse anche al mercato americano ma senza l'intenzione di vendere auto elettriche. La casa cinese sarebbe intenzionata a stabilirvi alcune fabbriche per la creazione di batterie cosi da beneficiare degli incentivi previsti dall’Inflation Reduction Act che stanno attirando molte aziende del settore automotive ad investire nel territorio a Stelle e Strisce.
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