L’IMPORTANZA DELL’ITALIA - Durante la conferenza di presentazione dei risultati 2023 di Stellantis (qui per saperne di più), Carlos Tavares (qui sopra in una foto di repertorio) ha voluto innanzitutto ringraziare i dipendenti italiani (che rappresentano il 17% del totale del gruppo nel mondo) “per come hanno contribuito agli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno”. Nel 2023 la holding ha prodotto nel nostro Paese 752.122 veicoli (auto e mezzi commerciali), il 63% dei quali viene esportato. L’incremento della produzione è stato del 9,6% rispetto al 2022. E, ha aggiunto, “se guardiamo alla componentistica dei fornitori italiani, l’aumento è del 10,5%”.
GLI OBBIETTIVI PER IL 2030 - “Stellantis vuole arrivare a un milione di veicoli prodotti ogni anno in Italia entro il 2030 e per raggiungere questo traguardo abbiamo bisogno di tutti gli stabilimenti e di lavorare con il governo italiano”. Tavares ha citato gli incentivi statali sulle vetture elettriche, ritenuti fondamentali per avvicinare potenziali clienti scoraggiati dai prezzi di listino troppo alti.
IL FUTURO DI POMIGLIANO - Carlos Tavares si è espresso anche su Pomigliano d’Arco: “Ora la fabbrica è in condizione di piena occupazione: la ragione è che gli italiani vogliono molte Panda”. Lo stabilimento campano attualmente ospita, oltre alle linee di montaggio dell’auto più venduta nel nostro Paese, quelle dell’Alfa Romeo Tonale e della Dodge Hornet. Purtroppo, però, nel 2026 dovrà dire addio proprio alla richiestissima citycar (di cui fra pochi giorni verrà svelato l’aggiornamento, accompagnato dal nuovo nome: Pandina (qui per saperne di più). Interpellato a riguardo, il ceo di Stellantis ha tranquillizzato i giornalisti dicendo che l’impianto continuerà a essere utilizzato per altri veicoli.
E SU MIRAFIORI? - Vanno peggio le cose per lo stabilimento di Mirafiori, dove attualmente vede la luce la Fiat 500 elettrica. “A ottobre 2023 è stata l’auto a batterie più venduta in Germania, oggi è vittima degli incentivi sospesi in quel Paese”. Il numero uno di Stellantis non ha mancato, però, di elogiare le due strutture recentemente create a Torino: il centro di sviluppo batterie Battery Technology Center (dove vengono sviluppate le tecnologie per gli accumulatori del futuro), inaugurato lo scorso settembre, e l’hub di economia circolare svelato a novembre che si occupa della rigenerazione di motori, cambi e accumulatori per veicoli EV (qui per saperne di più).