Jean-Philippe Imparato ha ribadito la volontà del gruppo di dire addio ai motori termici fra 10 anni, ma chiede di ridiscutere i prossimi passi. E conferma l’accordo con la Tesla per le emissioni.
Il responsabile europeo del gruppo Jean-Philippe Imparato ha presentato al Governo le mosse che porteranno il nostro Paese al centro delle strategie dell’azienda.
Il capo di Stellantis in Europa, Jean-Philippe Imparato, ha ribadito l’importanza del nostro Paese per la strategia dell’azienda: “Non chiuderemo nessuno stabilimento e lo confermeremo al governo”.
Come ha fatto un gruppo che pochi mesi fa celebrava risultati straordinari a ritrovarsi in una situazione talmente grave da portare alle dimissioni del proprio amministratore delegato?
È stato definito il gruppo di dirigenti che guiderà l’azienda nei prossimi mesi, fino all’arrivo del nuovo amministratore delegato, che verrà nominato entro la prima metà del 2025. Quali sono i nomi più papabili?
Il ceo del gruppo Stellantis si dimette a causa delle divergenze con il Cda sulla strategia per affrontare l'attuale crisi di vendite. Si parla di una liquidazione di 100 milioni.
In attesa della nuova Fiat 500 ibrida e della rinnovata 500 elettrica, la produzione si ferma ancora. La riapertura dei cancelli è prevista l’8 gennaio.
I limiti di emissioni imposti dall'UE per il 2025 non sono raggiungibili se le vendite delle auto elettriche continuano a scendere. L’unico modo per non incorrere in multe è diminuire la produzione delle termiche.
Il gruppo Stellantis ha pubblicato i dati sulle consegne dal primo luglio al 30 settembre: in Europa e (ancora di più) in Nord America il crollo è evidente.
A margine del Motorshow di Parigi, l’ad di Stellantis ha parlato con la stampa: tra i temi caldi Mirafiori, il supporto della Ue e dei suoi membri al mercato automobilistico e la crisi di Maserati.
Il ceo del gruppo avrebbe intenzione di dare una svolta a livello dirigenziale per rispondere alle difficoltà incontrate negli ultimi mesi. E domani sarà ascoltato in Parlamento.
I dealer europei appoggiano la linea dell’Acea, rinnegando quella del ceo del gruppo Carlos Tavares e chiedendo una revisione dei limiti delle emissioni fissati per il 2025.
Secondo indiscrezioni i due gruppi europei starebbero discutendo sulla possibilità di unire le forze per la creazione di un unica azienda con le potenzialità per diventare il principale gruppo mondiale.
Il suo contratto scade all’inizio del 2026, ma i risultati economici di Stellantis sono in forte peggioramento. Elkann starebbe cercando un successore, ma non si esclude una riconferma.
In un incontro con i giornalisti il numero uno di Stellantis ha cercato di sciogliere molti “nodi” del gruppo, specie quelli relativi agli impianti italiani.