SI DOVRÀ TAGLIARE? - Sono 14 i marchi che attualmente appartengono alla galassia Stellantis (15 considerando anche la joint-venture con la cinese Leapmotor): un numero decisamente elevato, tanto più che tra questi nessuno può considerarsi il brand di riferimento, come succede invece con la Volkswagen nel gruppo Volkswagen per fare un esempio. Ancora alla ricerca del nuovo ceo, fonti vicine al presidente John Elkann assicurano che i vertici dell’azienda vogliono alle redini del gruppo qualcuno che abbia un’idea chiara di cosa fare con i diversi marchi nel portafoglio. A riportarlo è l’agenzia di stampa Reuters, ma del resto già l’ex amministratore delegato Carlos Tavares qualche mese prima delle dimissioni aveva detto che i brand poco redditizi avrebbero dovuto essere eliminati (qui la notizia).
CHI VA BENE E CHI VA MALE - Nel 2024 il gruppo Stellantis ha venduto a livello globale circa 5,5 milioni di veicoli. La parte del leone l’hanno fatta la Fiat e la Peugeot, che hanno rappresentato ognuna il 20% delle vendite, seguite dalla Jeep, che ha venduto il 15% del totale dei veicoli Stellantis. Bene anche la Ram (10%), Opel/Vauxhall (9%) e Citroën (8%). Le dolenti note arrivano osservando le vendite dell’Alfa Romeo, della Lancia e della DS: ognuna di esse ha contribuito solo per l’1% del totale delle vendite del gruppo. Peggio ancora la Maserati, che non arriva nemmeno all’1%, complice anche la fine del ciclo vita di alcuni modelli che non sono ancora stati rimpiazzati. Un po’ meglio le prestazioni di due marchi prettamente americani come la Chrysler e la Dodge, che hanno rappresentato ognuno il 3% delle vetture consegnate dal gruppo.
IN TRE SULLA GRATICOLA - Chiaro quindi che l’attenzione si concentri su quei marchi che pesano meno sul bilancio delle vendite di Stellantis, ovvero quelli che non riescono ad arrivare nemmeno al 5% del totale. Nonostante numeri tutt’altro che esaltanti, la posizione della Chrysler e della Dodge sembra essere più solida grazie alla loro forte riconoscibilità tra gli automobilisti statunitensi e il loro posizionamento specifico sul mercato. Al contrario, in bilico sono in particolare l’Alfa Romeo, la Lancia e la DS, che fino a oggi non sono riuscite a tenere il passo dei concorrenti “premium” in Europa. Discorso a parte per la Maserati. La casa del tridente ha numeri molto bassi, ma con il suo posizionamento molto alto è un unicum nell’offerta di Stellantis: una nicchia di mercato potrebbe esistere, ma servono nuovi prodotti che per il momento tardano ad arrivare (qui per saperne di più).