È INNOCENTE - Autostrada ben protetta? Il gestore non deve temere nulla. In caso di incidente dovuto a un cane abbandonato, se la concessionaria autostradale dimostra che la recinzione della carreggiata era integra al momento del sinistro, non dovrà rimborsare i danni all’automobilista andato a schiantarsi contro il guard rail per evitare l’animale. Così ha stabilito la Cassazione, con la recente sentenza 7037. Neppure se i cani sono due, come accaduto in occasione dell’incidente preso in esame dai giudici.
AL DISTRIBUTORE - A favore del gestore hanno giocato anche la vicinanza di un’area di servizio al luogo dell’incidente e l’assenza di una via di fuga per i cani. Secondo la Corte suprema, è probabile che i due animali siano stati lasciati dal padrone al distributore (vedi qui): in questi casi, dicono i giudici, la concessionaria può far nulla per impedire che i cani entrino in autostrada.
QUALCHE DUBBIO - Un testimone e la Polstrada, si legge nell’ordinanza della Cassazione, hanno escluso l’esistenza di squarci o danneggimenti sulla recinzione. Ma, e qui stanno le nostre perplessità, è possibilissimo che i cani siano entrati in autostrada anche un chilometro prima, o dopo, il luogo dell’incidente: se così fosse, il gestore sarebbe responsabile?
SENZA PROTEZIONE... - Il discorso è invece chiaro se la recinzione della carreggiata nei pressi del luogo dell’incidente non è integra: la concessionaria deve pagare i danni (Cassazione, sentenze 11016/2011 e 2308/2007).