CANNABIS VS ALCOOL - Fumo (non da sigaretta, a dire il vero) batte alcool uno a zero: così, almeno, stabilisce una ricerca della National Highway Traffic Safety Administration, l’amministrazione americana del traffico, relativa agli effetti delle droghe illegali e delle sostanze legali come antidepressivi e stimolanti sulla guida. Secondo la ricerca, guidare sotto gli effetti della cannabis produce statisticamente meno incidenti che farlo in preda ai fumi dell'alcool (quantità assunta oltre il limite di legge).
CON L'INCIDENTE LA PENA RADDOPPIA - Statistiche alla mano, non ci sono aumenti significativi d'incidenti tra coloro che hanno nel sangue il principio attivo del delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) legato alla cannabis; per contro, l'alcool fa aumentare di parecchi punti percentuali la possibilità di incidente. Americanate? Viene da pensarlo, Codice della Strada alla mano: l'articolo 187 stabilisce che “Chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l'ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l'arresto da sei mesi ad un anno”. Oltre a ciò, vi è la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a due anni. E, se si causano incidenti, la pena raddoppia. Per quanto riguarda l'alcool, il disposto è quello dell'articolo 186: al tasso alcoolemetrico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro corrisponde una multa da 531 a 2.125 euro e la sospensione della patente da tre a sei mesi; da 0,8 a 1,5 grammi vi è l'arresto fino a sei mesi, la multa da 800 a 3.200 euro e la sospensione della patente da sei mesi a un anno; oltre 1,5 grammi, l'arresto varia da sei mesi a un anno, la sanzione pecuniaria da 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente da uno a due anni. Anche in questo caso, se chi guida sotto gli effetti dell'alcool causa un incidente, le pene raddoppiano.