MENO LITRI, PIÙ COSTI - L'acquisto dei carburanti è stato la principale voce di spesa legata all'automobile nel 2017 in Italia, più ancora dei costi per comprare le auto o di quelli per la manutenzione e le riparazioni. Lo rivela uno studio messo a punto dalla società di ricerca Centro Studi Promotor e basato sui numeri forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico, secondo cui i carburanti hanno “pesato” sulle tasche degli automobilisti italiani per un totale di 53,5 miliardi di euro, il 5,3% in più rispetto all'anno precedente (erano stati 50,6 miliardi nel 2016), nonostante i consumi di benzina e gasolio abbiano risentito di una flessione del 5,9%.
IL 64% IN TASSE - I litri di carburante acquistati in Italia nel 2017 sono diminuiti dell’1,9% l’anno scorso, attestandosi a 37,5 miliardi. Di contro sono aumentati i prezzi: del 5,9% la benzina (a 1,443 euro al litro) e dell’8% il diesel (a 1,383 euro al litro). Agli automobilisti italiani non farà piacere sapere che il 63,5% dei 53,5 miliardi spesi in carburanti è finito allo Stato, secondo quanto rivela il Centro Studi Promotor, che ha incassato 33,8 miliardi di euro attraverso l’altissima tassazione che pesa sui carburanti. L’acquisto delle automobili e le manutenzione sono costati agli italiani rispettivamente 49,4 miliardi e 41,6 miliardi.