HANNO IMPARATO LA LEZIONE - La case europee sono meglio preparate contro la crisi economica rispetto al passato. Questa la tesi dell’agenzia di rating Fitch, secondo cui i costruttori del Vecchio Continente, dopo essersi scottati nel biennio 2008-2009, sarebbero ora vaccinati contro una nuova recessione. In altre parole, se il prodotto interno lordo dell’Eurozona dovesse tornare a calare nel 2012, i contraccolpi sul fronte della tenuta dei conti delle aziende sarebbero più limitati rispetto al passato. Il motivo? Semplice: a differenza di quanto accaduto nel 2008, adesso sono già chiaramente visibili i primi segnali d’allarme; così, come si legge nella nota diffusa dalla Fitch, “le case possono prepararsi per tempo a un potenziale rallentamento nelle vendite, e anzi, già l’hanno fatto”.
BILANCI PIÙ “AGILI” - Allo stesso tempo, gli analisti della società di rating sottolineano come le case europee abbiano ora una “struttura di costi più snella”, una “maggiore diversificazione” della propria gamma e una “liquidità più elevata”; insomma, “molti gruppi hanno già adottato le misure necessarie per rallentare o ridurre la produzione, e quindi evitare un ulteriore aumento degli stock di magazzino”. Saranno le politiche industriali di contenimento delle spese messe in campo negli ultimi due anni a fare la differenza, come il taglio delle produzioni in Europa e l’aumento dei lavoratori inquadrati con un contratto a tempo determinato: un 10-15% di “zavorra” che si può tagliare senza (troppi) problemi per adeguarsi alle condizioni del mercato.
ANDRÀ PEGGIO DEL PREVISTO - Su questo versante, i chiari di luna non sembrano buoni. La stessa Fitch ha ritoccato al ribasso le previsioni sull’andamento del mercato fatte in precedenza: se a fine giugno si pensava che le vendite europee d’automobili potessero crescere dell’1% quest’anno e del 3% nel 2012, adesso pare probabile che il 2011 si chiuderà con un calo dello 0,5% e che l’anno prossimo si registri sostanzialmente una crescita zero, o poco più.
MAGGIORE LIQUIDITÀ - Secondo la Fitch, uno degli attuali punti di forza dei costruttori europei è rappresentato dalla disponibilità di liquidi, mediamente superiore del 50-70% rispetto a quella del giugno 2008. Fa eccezione soltanto la Fiat: prima dell’acquisizione della Chrysler, infatti, la casa italiana disponeva grossomodo del triplo dei fondi rispetto a oggi. Tra le case che, secondo l’agenzia di rating, dovrebbero invece reggere meglio alla crisi, spiccano le francesi Renault e Peugeot-Citroën e la tedesca Volkswagen (nella foto in alto una linea di montaggio della Golf), che meglio hanno saputo svincolarsi dal mercato europeo, andando a “colonizzare” altre parti del mondo. Inoltre, paiono favoriti i “soliti” marchi di fascia alta come BMW e Mercedes: il potere d’acquisto della clientela a cui si rivolgono, infatti, risente in misura minore della crisi.