TUTTO BLOCCATO - La Corte d’Appello di Torino ha accolto il ricorso presentato dal giornalista Corrado Formigli (foto sopra) e dalla Rai, condannati in primo grado a risarcire la Fiat per sette milioni di euro a causa di un servizio “denigratorio” sull’Alfa Romeo MiTo, andato in onda il 2 dicembre 2010 nella trasmissione Annozero di Rai Due (leggi qui). Risultato: la sentenza esecutiva emessa lo scorso febbraio dal tribunale civile del capoluogo piemontese viene sospesa in attesa del pronunciamento d’appello. La prima udienza è fissata a luglio.
Un fotogramma della puntata incriminata.
QUESTIONE CONTROVERSA - La sentenza di febbraio aveva fatto discutere: alla soddisfazione dei legali del Lingotto, che parlavano di decisione storica, si era contrapposto lo sdegno di quanti leggevano tra le righe un potenziale deterrente al diritto di cronaca. Ciò non toglie che il servizio di Formigli, come anche noi di alVolante.it abbiamo sottolineato all’indomani della messa in onda (leggi qui), mostrava un test di velocità sul circuito di Varano coperto dal nevischio tra non meglio precisate versioni di MiTo, Citroën DS3 e Mini, in cui la berlina italiana aveva la peggio. Un confronto quanto meno superficiale. Di qui la condanna a risarcire la casa di Torino per ben sette milioni: una somma che tuttavia è parsa, a molti osservatori, esagerata.
IN ATTESA DELL’APPELLO - L’accoglimento del ricorso rimette tutto in discussione. “È una buona notizia, mi fa pensare che nel nostro paese ci sia ancora tanta ragionevolezza tra i magistrati e mi rende ottimista per l’appello”, ha dichiarato Formigli.