FORSE IN PRODUZIONE - 30.000 dollari di listino (grazie a un'agevolazione fiscale di 7.500), 200 miglia (320 km) di autonomia in modalità elettrica e dimensioni a prova di centro urbano: la concept Chevrolet Bolt presentata a Detroit punta a rendere fruibile l'auto elettrica a una fascia d'utenza più grande rispetto a quella di oggi. Il ceo della General Motors, Mary Barra, non si è sbilanciata sull'eventuale entrata in produzione, limitandosi a ricordare che “sulla base di quanto fatto con Volt e la Spark EV intendiamo immettere sul mercato un'auto elettrica al 100% con autonomia elevata e dal costo abbordabile”.
PRIMA AUTO - L'idea è che la Chevrolet Bolt, magari rivista in qualche particolare, possa debuttare negli Stati Uniti e in qualche mercato selezionato. Anche dalla filiale nordamericana della General Motors si nicchia (e non potrebbe essere altrimenti): “Siamo convinti - ha dichiarato al Detroit News il Presidente Alan Batey - che per molti un'auto come la Bolt possa essere il mezzo di tutti i giorni, una prima macchina”. La Bolt è stata sviluppata in circa due anni: il pack batterie è installato sotto il pianale, con benefici sull'abitabilità e sul comportamento stradale.
LA RIVALE È LA TESLA MODEL 3 - Secondo gli analisti, se la Bolt dovesse vedere la luce, toccherebbe alla Tesla rispondere con la propria Model 3, la più piccola delle elettriche della casa statunitense che dovrebbe vedere la luce nel 2016 inoltrato. Chiamata a rispondere ad attese decisamente elevate, tanto nel prezzo (si parla di 35.000 dollari circa, quindi una fascia di prezzo simile a quella dell'eventuale Chevrolet Bolt) quanto nell'autonomia. 320 km per un'elettrica non sono oggigiorno semplicissimi da ottenere, specie in presenza di un vincolo di costo stringente.