CABRIO DA PRIMATO - Fiore all’occhiello dello stand Chevrolet a salone di New York di imminente apertura, e una delle attrazioni di tutta la rassegna, è la
Chevrolet Corvette Z06 Covertible. A renderla un oggetto da ammirare e desiderare è la linea grintosa ma anche i contenuti tecnici, a partire dal motore V8 di 6,2 litri da 625 CV con 861 Nm di coppia. Numeri che fanno della Z06 cabriolet la Chevrolet scoperta più potente mai prodotta.
RIFERIMENTI STORICI - E il modello vanta altri motivi di interesse: per esempio è il ritorno della Corvette con tetto in tela in versione Z06 dopo 51 anni. Fu infatti nel 1963 che la Chevrolet sviluppò l’allestimento Z06 per l’impiego agonistico della Corvette nella gare di durata. Ne furono prodotte 199 di cui una, appunto, cabriolet.
FIGLIA DELLA TECNOLOGIA - Questo per ciò che riguarda la storia. Quanto alla
Corvette Z06 di oggi si può considerare frutto dell’evoluzione tecnica nella progettazione e nell’impiego di materiali leggeri. Che hanno consentito la realizzazione di una “scoperta” con la robustezza necessaria a supportare le prestazioni e le caratteristiche di frenata e comportamento stradale come quelle delle versioni più potenti della Corvette coupé.
PIÙ LEGGERO E PIÙ ROBUSTO - L’autotelaio in alluminio della nuova Corvette Z06 Convertible è il 20% più robusto di quello della precedente generazione della Z06 coupé (la C6). La casa dichiara che non c'è stato bisogno di rinforzi strutturale al telaio rispetto all'attuale Z06 coupé e anche il peso della Convertible è sostanzialmente uguale. I due modelli condividono anche la stessa messa a punto di telaio, trasmissione e assetto, oltre ai freni Brembo in carbo-ceramica.
ASSETTO “ALLARGATO” - A tale risultato i tecnici della Chevrolet sono arrivati con i quattro anni di lavoro per lo sviluppo della attuale serie della Corvette (la settima o C7), soprattutto per quanto concerne la struttura in alluminio. Che è la stessa impiegata per la Corvette Stingray e per la Corvette Racing C7.R da corsa. Ciò anche se l’aspetto è influenzato da alcune varianti della carrozzeria: la Corvette Z06 è infatti più larga di 5,6 cm all’altezza dei parafanghi anteriori e di 8 cm in corrispondenza di quelli posteriori. Due particolarità che conferiscono molta grinta all’immagine della vettura.
NATA AL COMPUTER - Per dare un’idea dell’impegno messo in questo lavoro, la Chevrolet ha reso noto che sono state necessarie 186 mila ore di lavoro al computer per definire le forme e l’architettura. Ne è nata una struttura che comprende elementi di spessore variabile da 2 a 11 mm, così da avere il miglior compromesso possibile tra leggerezza e robustezza. Per questo ciò sono stati utilizzati processi e utensili all’avanguardia, soprattutto per la lavorazione dell’alluminio.
SI APRE E CHIUDE IN VELOCITÀ - Dal punto di vista stilistico, sono minime le differenze tra la Corvette Z06 cabriolet e la versione coupé. Lo si può constatare quando la Z06 cabriolet viaggia in configurazione chiusa. A proposito, la nuova Corvette Z06 Covertible è in grado di aprire e chiudere la capote anche in marcia, sino alla velocità di 50 km/h.
“SCARPE” MAXI - Un contributo all’immagine grintosa della Corvette Z06 cabriolet (come peraltro della coupé) viene dalle gomme: le Michelin Pilot Super Sport o Sport Cup 2 delle misure P285/30ZR19 davanti e 335/25ZR20 dietro.