AUTO CHE PRENDONO FUOCO - La notizia arriva direttamente dall'agenzia di stampa Bloomberg: con alla guida il National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), le autorità statunitensi stanno intensificando i test sulla sicurezza delle auto elettriche, in particolare per gli esemplari dotati delle moderne batterie agli ioni di litio. A determinare preoccupazione sarebbe stato un caso di incendio avvenuto la scorsa estate: a distanza di tre mesi, una Chevrolet Volt utilizzata per dei crash-test (foto in basso) ha preso fuoco mentre era parcheggiata in un deposito. Fatto seguito da un altro incidente che ha visto sempre una Volt come protagonista: l'esemplare di un privato è andato in fumo durante la ricarica nel suo garage.
IN DIFESA DELLA VOLT - Di fronte a questi due episodi la risposta della General Motors non si è fatta attendere. Jim Federico, capo ingegnere del settore veicoli elettrici del colosso americano, ha fatto sapere che stanno collaborando con l'NHTSA “perché possa completare le sue indagini. Comunque l'NHTSA sulla base dei dati in suo possesso afferma che non ci sono maggiori rischi d'incendio con una Volt rispetto ad una normale auto a benzina”. Greg Martin, un portavoce della General Motors, ha inoltre precisato che "dopo l'incendio verificatosi la scorsa estate sono state sottoposte ad identico crash test, assieme all'NHTSA, altre due Volt ed in nessuno dei casi si è verificato lo stesso problema”.
SICURE PER L'EURONCAP - Ricordiamo che diversi modelli elettrici dotati di batterie agli ioni di litio hanno superato con il massimo del punteggio i crash-test dell'EuroNcap, l'ente indipendete europeo che verifica la sicurezza delle auto. Tra queste, ad ottenere le agognate cinque stelle, ci sono la Opel Ampera, "gemella" della Chevrolet Volt e la Nissan Leaf.