La Citroën apre a Parigi il DS World

SEMPRE PIÙ DS -  La Citroën affina sempre di più la sua strategia per imporre la gamma DS, ormai assurta al rango di marca, o almeno di “sub-brand”, come dicono gli specialisti del marketing. Lo fa con iniziative che paiono un gioco di specchi. Infatti, nel cuore della Parigi elegante apre il DS World Paris, un punto vendita esclusivo per la gamma DS, come dire che le DS hanno il loro habitat naturale in quel contesto fatto di grandi marchi; contemporaneamente quella location, DS World Paris, diventa denominazione di una serie speciale della Citroën DS3 (foto qui sotto).

 

 

PER POCHI INTIMI - Che sia una serie non speciale, ma specialissima, prima ancora che i contenuti di allestimento e finitura, lo dice il numero di esemplari previsti: non più di 15 (quindici), rigorosamente numerati. Le vernici e  i materiali impiegati, secondo la casa, sono di alta qualità e inusuali nell’impiego su un’automobile piccola: dalla pelle dei rivestimenti al legno di quercia della Borgogna impiegato per la targhetta che riporta il numero dell’esemplare. E così via per ogni particolare, interno ed esterno. La tinta esclusiva scelta per la parte inferiore della carrozzeria è grigio cenere, mentre nella parte superiore è usato un colore scuro chiamato Trinitario.

 

 

120 CV A BENZINA - Tecnicamente, la DS3 DS World Paris monta un motore a benzina da 120 CV, abbinato a cambio automatico. Non ne è stato comunicato il prezzo, né le modalità per l’acquisto. La vettura verrà presentata domani in occasione dell’inaugurazione del DS World Paris. Il nuovo “concessionario” si trova a due passi dagli Champs Elysées il cuore della Parigi elegante, della moda e della cultura. 

 

 

UNO STILE IN MARKETING - Da notare che pur con la sua funzione di punto vendita della gamma DS, i locali del DS World Paris vogliono anche diventare un punto di incontro per gli appassionati del marchio DS e più in generale del buon gusto, dell’eleganza e della cultura. E ciò non per un vanaglorioso orgoglio nazionale ma perché è sempre più evidente che l’eleganza e il prestigio sono merci che si vendono bene e fanno vendere bene.