LA MEDIA SOPRA LA MEDIA - Considerata la lunghezza di 420 cm della Divine DS, si può supporre che la nuova concept car anticipi l’erede della berlina-crossover di medie dimensioni Citroën DS4. Per scoprirlo occorrerà attendere ancora qualche anno; intanto si può dire che, dal punto di vista estetico, il prototipo presente ai primi di ottobre al salone di Parigi segna una svolta rispetto alle DS attuali. La Citroën non fa mistero di puntare molto sul marchio di lusso DS e, per conquistare una clientela particolarmente esigente, serve anche un design di forte impatto, che non manca alla Divine DS.
FORME COMPLESSE - Nel frontale della Divine DS, molto elaborato, spicca l’imponente mascherina, le cui cornici lucide si prolungano sui paraurti e sotto i sottili fari (dei laser sostituiscono le tradizionali lampadine). Altri due profili lucidi collegano la punta del cofano agli specchietti retrovisori. Fra i dettagli più originali, spicca il tetto: costituisce un elemento unico insieme al lunotto e si distingue per il motivo a rombi. La parte posteriore così raccolta e arrotondata è sportiva mentre i fanali arcuati evidenziano la larghezza dei parafanghi. Nella parte inferiore della fiancata si evidenzia una sporgenza a mo’ di protezione laterale, che snellisce il profilo della Divine DS, aggiungendo dinamismo.
INTERCAMBIABILE - I ricercati rivestimenti dell’abitacolo della Divine DS, con tessuti intrecciati di cristalli Swarowski, possono essere facilmente sostituiti con altri, per avere un interno sempre diverso. La plancia avvolgente e poco invadente è dominata dalla strumentazione digitale e dall’ampio schermo trasparente di fronte al guidatore, che raggruppa le principali informazioni. Per quanto riguarda il motore, si tratta del 1.6 turbo a benzina già utilizzato dalle DS attuali, ma forte di 270 CV.