INNOVAZIONE CARATTERIZZANTE - Tra i motivi che distinguono la nuova Citroën C4 Cactus ci sono senz’altro le innovative sospensioni con Smorzatori Idraulici Progressivi (Progressive Hydraulic Cushions, PHC). Il peso della novità è dato anche dal fatto che la casa ha già annunciato che questa tecnologia andrà ad equipaggiare altri modelli della gamma futura, come la Citroën C5 Aircross che sarà nelle concessionarie in autunno.
COME FUNZIONANO - Mentre le sospensioni tradizionali hanno un ammortizzatore, una molla e uno smorzatore meccanico, su quelle con gli smorzatori PHC vi sono ulteriori due smorzatori idraulici alle due estremità (guarda il video qui sopra); uno per lavorare durante l’estensione e l’altro nella fase di compressione. La struttura in pratica lavora in due tempi, a seconda del variare delle sollecitazioni ricevute dal fondo stradale. Se la strada è “liscia” l’azione di controllo dell’assetto è ad opera solo della molla e dell’ammortizzatore. Se invece ci sono scossoni e sobbalzi allora intervengono anche gli smorzatori idraulici. In questo modo si evitano i bruschi arresti a fine corsa, con gli effetti di rimbalzo che rendono la marcia poco confortevole.
FRUTTO DI UNA TRADIZIOINE - Si potrebbe pensare che il sistema PHC della Citroën sia frutto della forte spinta all’innovazione che caratterizza i nostri tempi, ma trattandosi di un prodotto della casa francese la cosa è fuorviante. La Citroën ha infatti una formidabile tradizione in tema di “liason au sol”, cioè di sospensioni, appunto. Fin dagli Anni 30 del Novecento la Citroën portò avanti studi e realizzazioni d’avanguardia in tema di sospensioni. Il prodotto più noto furono quelle idropneumatiche (nel disegno qui sopra) che tanto contribuirono a caratterizzare la Citroën DS del 1955. Quella realizzazione che regalò alla berlina un grande comfort di marcia e poi fu evoluta ed adattata a tanti modelli successivi, sino ad arrivare a essere ancora prodotta non troppi anni fa.
DAGLI ANNI 30 - Ma le stesse sospensioni idropneumatiche furono il risultato finale di una ricerca e una sperimentazione cominciata parecchi anni prima, tanto che per un po’ quella soluzione fu in predicato per essere adottata sulla Citroën 2CV (presentata nel 1948 ma sviluppata negli anni precedenti la guerra) e la prima vettura su cui il sistema fu montato fu Citroën 15Six, cioè una delle ultime “Traction Avant”. Altri episodi importanti in materia per la Citroën furono le sospensioni del furgone Type H, concepite in funzione della frenata: dovevano fare in modo che il comportamento del veicolo rimanesse sostanzialmente invariato anche con il variare del peso a bordo.
IL PADRE DELL’INNOVAZIONE - Tutta questa attività d’innovazione, progetto e sviluppo, in casa Citroën ha anche un nome: Paul Ernest Mary Magès, nato nel 1908 ad Aussois, nella regione della Savoia. Giovanissimo, subito dopo la scuola entrò alla Citroën dove fece una veloce carriera grazie alle sue capacità. In breve tempo approdò all’ufficio progetti dove si dedicò principalmente appunto alla parte delle sospensioni dando un contributo fondamentale alla realizzazione dei tanti modelli storici della casa, ovviamente compresa la Citroën ID e DS appunto con le sospensioni idropneumatiche che lo stesso Magès aveva contribuito in maniera determinante a concepire e a sviluppare.