SENSORI NELLO SCHIENALE - Quattro feriti in due giorni: è il bilancio degli ultimi incidenti stradali (uno in Lombardia, a Monza; l’altro in Liguria, a Imperia) causati dal
colpo di sonno (vedi news
qui). Un problema che riguarda tutti i paesi: tanto che, in Gran Bretagna, la Nottingham Trent University sta mettendo a punto un sedile capace di “dare la sveglia” al guidatore, non appena una serie di
sensori “annegati” nello
schienale si accorgono che possa appisolarsi da un momento all’altro. In parole povere, un elettrocardiogramma (senza contatto diretto col corpo del guidatore) controlla il battito cardiaco dell’automobilista: se il cuore rallenta troppo, i sensori dialogano con la centralina, che comanda alla poltrona di scuotersi, così da svegliare chi sta al volante.
SECONDA FASE - Se il guidatore ignora l’allerta, il sistema passa alla seconda fase: entrano in gioco dispositivi elettronici di aiuto alla guida già presenti nelle auto di ultima generazione, quale l’active cruise control (mantiene costante la distanza dalla vettura davanti) e il lane departure technology (il sistema di mantenimento della corsia). Il sedile (anche se l’idea non è esclusiva, visto che parecchie case automobilistiche sono al lavoro su questa linea) va ancora affinato, per renderlo il più preciso possibile: occorre produrre elettrodi sensibili, ma facilmente incorporabili nella struttura della poltrona dell’auto.