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Coronavirus: le case automobilistiche ora producono mascherine

10 febbraio 2020

La situazione del contagio in Cina sembra non migliorare e anche i costruttori di auto devono farvi fronte.

Coronavirus: le case automobilistiche ora producono mascherine

SITUAZIONE DRAMMATICA - Una sempre più preoccupante carenza di mascherine antivirus sta spingendo i colossi dell’industria cinese, compresi i grandi gruppi automobilistici, a creare linee di produzione interne per combattere il Coronavirus. La notizia arriva in queste ore da Automotive News ed è un’ulteriore conferma della gravità della situazione in Cina. Così la BYD di Shenzhen, nella provincia del Guangdong, sta riconfigurando le proprie linee di produzione per creare maschere che possano aiutare a bloccare la diffusione in fabbrica di particelle e germi. Anche perché, sostengono in Cina, l’attuale capacità produttiva di quasi 15 milioni di mascherine giornaliere non è più sufficiente per soddisfare la domanda. Ma non solo, anche la SAIC, sta realizzando 14 nuove linee di produzione con una capacità giornaliera di 1,7 milioni di mascherine. 

REAZIONE A CATENA - Insomma, la situazione in Cina sta assumendo contorni sempre più drammatici e questa notizia si aggiunge a quella diffusa oggi da Nissan, nella quale si afferma che la casa interromperà temporaneamente la produzione nel suo stabilimento di Kyushu in Giappone, a causa della carenza di componentistica causate dallo scoppio del coronavirus in Cina. Un’altra casa costretta a sospendere la produzione anche al di fuori della Cina al pari di Kia, Hyundai, Renault-Samsung. Senza contare che parecchi altri marchi importanti, FCA compresa, non escludono la possibilità della sospensione della produzione sia in Cina sia negli altri Paesi dove operano.  
 



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Ritratto di Oxygenerator
11 febbraio 2020 - 09:06
Magari un po troppo ? Limitare l’esposizione è un atteggiamento giusto. Però la psicosi no. A fronte di meno di 45.000 persone infettate dal virus, su quasi 12.000.000 di abitanti nella città focolaio, sono morte quasi 1000 persone e ne sono completamente guarite 1600. Ripeto, l’attenzione è giusta, quindi limitare le esposizioni, aumentare i controlli sulla popolazione locale e sui viaggiatori etc etc. però, per favore, bisogna evitare la psicosi che porta con se danni collaterali terribili.
Ritratto di rebatour
11 febbraio 2020 - 10:53
Senza contare che in Europa una semplice influenza fa quasi altrettante vittime.
Ritratto di lucafox
11 febbraio 2020 - 11:28
@Oxygenerator: bisogna vedere se i numeri che ci hanno detto sono reali oppure la situazione è diversa e più estesa
Ritratto di Oxygenerator
11 febbraio 2020 - 11:37
@ lucafox Ah si certo. Se i numeri non sono alterati. In caso contrario..... sperem de no.
Ritratto di Giuliopedrali
11 febbraio 2020 - 11:43
Secondo me dopo questa bruttissima parentesi l'industria cinese dell'auto però si ristrutturerà in pochi brand e gruppi molto forti a livello mondiale invece dei 174 attuali... Un pò come la crisi del 1907-08 in USA dove al posto delle migliaia di piccolissimi costruttori artigianali che producevano l'oggetto "automobile" per i ricchi a livello locale, subentrarono Ford, GM, Studebaker con la produzione in serie e su scala gigantesca.
Ritratto di mariofiore
11 febbraio 2020 - 12:41
Ho l impressione che i dati siano falsi quelli ufficiali dichiarati. Penso sia esattamente 10 volte ovvero 500.000 contagiati. Lo penso dal fatto che un sacco di gente sparisce in Cina e nessuno manco i parenti ha notizie.
Ritratto di Dario 61
12 febbraio 2020 - 11:35
Ma sicuramente ! Non sapremo mai quante vittime ha mietuto e mieterà questa pandemia!
Ritratto di Giuliopedrali
12 febbraio 2020 - 11:42
Il problema è, come hai usato tu il futuro, ora in teoria possiamo anche sapere che ci sono state quelle vittime là, il problema è il futuro, chissà quanti stanno incubando sta cosa orrenda e non lo sanno.

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