SITUAZIONE DRAMMATICA - Una sempre più preoccupante carenza di mascherine antivirus sta spingendo i colossi dell’industria cinese, compresi i grandi gruppi automobilistici, a creare linee di produzione interne per combattere il Coronavirus. La notizia arriva in queste ore da Automotive News ed è un’ulteriore conferma della gravità della situazione in Cina. Così la BYD di Shenzhen, nella provincia del Guangdong, sta riconfigurando le proprie linee di produzione per creare maschere che possano aiutare a bloccare la diffusione in fabbrica di particelle e germi. Anche perché, sostengono in Cina, l’attuale capacità produttiva di quasi 15 milioni di mascherine giornaliere non è più sufficiente per soddisfare la domanda. Ma non solo, anche la SAIC, sta realizzando 14 nuove linee di produzione con una capacità giornaliera di 1,7 milioni di mascherine.
REAZIONE A CATENA - Insomma, la situazione in Cina sta assumendo contorni sempre più drammatici e questa notizia si aggiunge a quella diffusa oggi da Nissan, nella quale si afferma che la casa interromperà temporaneamente la produzione nel suo stabilimento di Kyushu in Giappone, a causa della carenza di componentistica causate dallo scoppio del coronavirus in Cina. Un’altra casa costretta a sospendere la produzione anche al di fuori della Cina al pari di Kia, Hyundai, Renault-Samsung. Senza contare che parecchi altri marchi importanti, FCA compresa, non escludono la possibilità della sospensione della produzione sia in Cina sia negli altri Paesi dove operano.