CORTO DI CULTO - Il regista francese Claude Lelouch è noto per aver diretto il cortometraggio C'était un rendez-vous del 1976, in cui sfreccia per le strade di una Parigi quasi deserta. Il minifilm, nonostante la durata di soli otto minuti, si è fatto apprezzare per il ritmo incalzante e la “colonna sonora” con il sound di un motore V12 della Ferrari. In realtà Lelouch fece credere di aver utilizzato la sua personale Ferrari 275 GTB per le riprese, ma anni dopo rivelò di aver sovrapposto il sound alle immagini girate con una telecamera montata nel frontale della sua Mercedes SEL 6.9.
IL SET È A MONACO - Del minifilm è stata girata la riedizione, con protagonista Charles Leclerc, pilota della Ferrari di Formula 1: si intitola Le Grand Rendez-Vous ed è stato pubblicato nelle scorse ore, dopo che Leclerc, Lelouch e la troupe avevano effettuato le riprese fra le ore 6.30 e le 10.00 di domenica 23 maggio, giorno in cui si sarebbe dovuto svolgere il Gp di Monaco (annullato a causa del coronavirus). Al volante della nuova supercar Ferrari SF90 Stradale, Leclerc percorre le strade di Monaco che ospitano il Gp ed è il protagonista di un cortometraggio di stampo pubblictario, in cui appaiono anche il Principe Alberto di Monaco e Rebecca Blanc-Lelouch, nipote del regista, in veste di fioraia.
LA PRIMA PLUG-IN - Protagonista del cortometraggio questa volta è veramente una Ferrari: è la SF90 Stradale, la prima supercar ibrida di Maranello con batterie ricaricabili dall’esterno. Queste alimentano 3 motori elettrici, per complessivi 220 CV, che si aggiungono ai 780 CV del V8 4.0: la Rossa conta dunque su 1.000 CV e accelera da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi, per 340 km/h di velocità massima.