NEWS

Crollo delle vendite di auto giapponesi in Cina

05 ottobre 2012

Ormai non è più un fenomeno contenuto. Sempre di più i cinesi disertano le concessionarie delle case giapponesi, in conseguenza del pesante scontro che vede opposti Cina e Giappone per la sovranità sulle isole Sensaku, nel Mar della Cina.

CLIMA INQUIETANTE - Lo scontro diplomatico (e non solo, visto l’inquietante impiego delle due flotte militari e le grosse manifestazioni di piazza) tra Cina e Giappone per le cinque isole Sensaku nel Mar della Cina, contese tra i due Paesi, sta avendo pesanti ripercussioni sulle attività in Cina dei costruttori giapponesi.

TIMORI E CONTESTAZIONI - In pratica i cinesi potenziali acquirenti di auto, da quando è scoppiata la crisi, hanno disertano le concessionarie delle case nipponiche, che lamentano così un forte calo delle vendite. Il comportamento dei cinesi è in parte motivato con una effettiva contestazione dei vicini per la vicenda delle isole, ma un po’ perché, come spesso succede in questi casi, temono che una volta acquistata l’auto si appaia amici dei giapponesi, correndo così il rischio di danneggiamenti da parte dei più esagitati contestatori della politica nipponica.

CROLLO DELLE VENDITE - Fatto sta che la Toyota (nella foto sopra la Reiz venduta sul mercato cinese), per fare un esempio, ad agosto ha lamentato un calo delle vendite di oltre il 40%, non superando le 75 mila unità, e a settembre le cose pare che siano andate ancora peggio, non essendo state raggiunte neanche le 50 mila vendite.

FERMATE ANCHE LE FABBRICHE - Tutte le case giapponesi presenti in Cina con impianti di produzione hanno ridotto o addirittura sospeso l’attività nelle fabbriche, anche qui un po’ per l’effettivo forte calo della domanda e un po’ per timori di contestazioni violente.



Aggiungi un commento
Ritratto di Merigo
5 ottobre 2012 - 19:18
1
Da noi sotto sotto odiamo la Merkel, lo spread, la SuperGermania, ma ci prendessero anche a schiaffi vogliamo comunque la Golf, la Mini, A6, la Classe A e via dicendo!
Ritratto di Cinque porte
5 ottobre 2012 - 19:45
I tedeschi sono i nostri padroni...
Ritratto di lucios
5 ottobre 2012 - 20:00
4
.....noi con la Germania, l'unica contesa che abbiamo può essere a livello calcistico.....e fino ad oggi gliele abbiamo date di santa ragione! Sinceramente, le macchine le fanno meglio di noi e le sanno vendere ancora meglio! Noi ci siamo un po' addormentati su qualche piccolo alloro fatto negli anni passati e poi la nostra classe dirigente vale proprio 0, sia quella pubblica che quella privata. Tornando ai due paesi asiatici, non so' chi abbia ragione, però boicottare un prodotto straniero mi sembra roba da altri tempi!
Ritratto di IloveDR
6 ottobre 2012 - 09:56
3
bel commento...solo contese a livello calcistico...
Ritratto di Klaus Notingang
6 ottobre 2012 - 14:00
finalmente uno che parla come si deve e non come li interesa... bravoooo lucios.....
Ritratto di sciamano.web
7 ottobre 2012 - 22:15
... analisi chiara, onesta e ponderata. Fa sempre piacere sentire gente che sà ponderare le situazioni senza lasciarsi guidare da assurde tifoserie... Saluti
Ritratto di Fr4ncesco
6 ottobre 2012 - 21:05
2
Le 2 superpotenze erano gli USA e l'URSS. Con la caduta di quest'ultima l'unica grande potenza restano gli Stati Uniti. Non ci sono altri paesi che possano avere questa definizione specifica. Tra l'altro la Cina sta assumendo un ruolo di potenza economica al pari di altri paesi, e per molti motivi, come per le altre potenze del BRICS non raggiungerà, almeno per i prossimi decenni, un ruolo di superpotenza. Il Giappone è una potenza pari agli altri paesi del g8 (ovviamente USA esclusi, visto che è super)
Ritratto di yeu
5 ottobre 2012 - 19:44
Ma perchè non fanno scegliere alle popolazioni di quelle isole su chi debba essere il loro padrone? Con l'autoritarismo non si arriva da nessuna parte. Comunque mi piace sapere che il popolo risponde con il mercato, così facendo si possono vincere le controversie a favore di se stessi senza usare la forza, aldilà di chi abbia ragione. Se avessimo fatto tutti così, la Germania sicuramente non sarebbe stata così austera e questa crisi si sarebbe affrontata diversamente e magari non ci sarebbe già più.
Ritratto di fabri99
5 ottobre 2012 - 20:57
4
Perchè, non ho idea come, queste isole Sensaku sono piene zeppe d'interessi cinesi e giapponesi, che non vogliono concerderle all'altro... Saluti ;)
Ritratto di LucaPozzo
5 ottobre 2012 - 22:54
Yeu, la vedo dura far scegliere la popolazione locale: le isole sono 7 km quadrati di terra e rocce, totalmente disabitate. E' una contesa che va avanti a sorti alterne da più di un secolo. In confronto la contesa Falkland/Malvinas era roba razionale
Ritratto di Merigo
5 ottobre 2012 - 21:46
1
L'idea di un referendum è molto democratica. Purtroppo però avrebbe un elevatissimo tasso di diserzione dai seggi, perché le Sensaku sono....disabitate. Saluti.
Ritratto di Baf
6 ottobre 2012 - 11:21
Innanzitutto c'è da dire che l'arcipelago che i giapponesi chiamano Senkaku, i cinesi Diayou e i taiwanesi Tiaoyutai comprende 5 isole disabitate e 3 scogli, per cui non c'è una popolazione a cui far scegliere sotto quale bandiera stare. Queste isole sono contese in realtà dalle tre nazioni suddette da sempre, anche se furono i taiwanesi ad arrivarci per primi. I problemi sulla "proprietà" dell'arcipelago nascono da quando Taiwan si separò dalla Cina nel 1949 e divenne la sede del governo nazionalista cinese di Chiang Kai-shek (il nome ufficiale di Taiwan è tutt'oggi "Repubblica di Cina"), sconfitto dalle truppe comuniste di Mao, che nel frattempo fondava la "Repubblica Popolare Cinese". Da allora le isole sono state amministrate ufficiosamente da Taiwan e affittate/vendute regolarmente a vari proprietari giapponesi, anche se appartenevano ufficialmente agli USA. Nel 2010 un peschereccio cinese entra in collisione con due navi pattuglia giapponesi e ne scaturiscono un incidente diplomatico e altre scaramucce varie che hanno portato ad uno spostamento degli equilibri di potere della regione. In questi eventi la Cina si è posta il maniera molto aggressiva verso il Giappone ma questa non è una novità: i cinesi non hanno mai dimenticato le torture e i numerosi eccidi compiuti dai giapponesi nel Novecento (non erano secondi nemmeno ai tedeschi, riconosciuti come "i cattivi" per antonomasia). Dato questo spostamento di potere a favore della Cina e dato che il Giappone ha posseduto queste isole dal 1895 al 1951 (trattato di fine guerra sinogiappionese) e dal 1971 ad oggi (dal 1952 al 1970 sono state governate dagli USA, che vendettero 4 delle 5 isole ad una famiglia giapponese, i Kurihara, mentre la quinta fu ceduta al Giappone), il "Paese del Sol Levante" ha deciso di comprare dalla famiglia Kurihara anche le altre 4 isole, nazionalizzando così l'arcipelago al fine di poterne utilizzare le potenziali riserve di petrolio e gas (la cui entità non è ancora accertata) e per installarci strutture militari (c'è già una base statunitense sull'isola di Kuba, una delle 5 Senkaku). La contesa nasce dal fatto che il governo cinese, comunista e anche anti-capitalista fino all'arrivo al potere di Deng Xiaoping, non ha mai riconosciuto l'assegnazione delle isole al Giappone, operata dagli Stati Uniti d'America. I motivi per cui il Giappone le ha nazionalizzate e alla Cina fa comodo questo sentimento anti-nipponico li trovi in un altro mio commento sito più in basso.
Ritratto di yeu
6 ottobre 2012 - 11:50
Ho letto questo commento e anche il successivo e ti ringrazio per l'informazione che a mio dire è molto sintetica e anche molto ben strutturata. Sei stato chiarissimo ed esaustivo. Complimenti.
Ritratto di Baf
6 ottobre 2012 - 11:51
Lieto di essere stato d'aiuto :)
Ritratto di Merigo
6 ottobre 2012 - 14:17
1
Grazie della tua logorroica puntualizzazione, arrivata però 12 ore dopo la mia sintetica, e comunque siamo capaci da soli a leggere Wikipedia! Ciao Sapientino+!
Ritratto di Baf
6 ottobre 2012 - 15:01
Pensa quello che vuoi, io nella vita mi interesso di queste cose per vivere. Inoltre ciò che viene scritto non è diretto soltanto a te ma a chiunque voglia fruirne. Yeu voleva una spiegazione esaustiva e io gliel'ho fornita. Ciao insultino.
Ritratto di Merigo
6 ottobre 2012 - 19:11
1
Baf, o beppacco, direbbe Abatantuono, ti sei arrabbiato! Scrivi un post di 38 righe in un superficialissimo sito di automobili senza neanche accennare al tema dell'articolo, cioè l'ostracismo cinese alle auto giapponesi, e ti offendi dando pure alta professonalità al tuo post dicendo che è il tuo lavoro? Quale è il tuo lavoro, scrivere post logorroici fuori luogo? Se invece è il Professore di Geografia orientale, a maggiore ragione sei fuori luogo! A me è bastato sfogliare i giornali dei giorni scorsi per ricordare che sto c...o di isole sono disabitate e postare una presa per il c..o a chi proponeva il referendum. Tu dopo 12 ore ci fai il sermone e non capisci neanche che Yeu nel dirti che sei stato sintetico ti ha a Sua volta preso per il c..o. Domani scrivici 38 righe sulle Galapagos, dai, è il tuo lavoro!
Ritratto di Fr4ncesco
6 ottobre 2012 - 20:42
2
Si sta sfiorando il ridicolo, l'articolo per forza di cose porta ad un discorso al di fuori dell'automotive. Il commento scritto da Baf spiega in modo sintetico (si, sintetico visto che in un commento non molto lungo è esposta una questione di sovranità territoriale complessa e che perdura da più di mezzo secolo) i motivi di questa ostilità tra i due paesi. Anche se sono conoscitore della situazione grazie a questo commento "fuori luogo" ho meglio chiaro il motivo della contesa e le pretese di sovrnanità da entrambi le parte. Una lezione di geostoria (come di qualsiasi altra materia) non fa mai male. Ben venga che ci siano questi commenti intelligenti e non sempre i soliti commenti votati ad offendere o a disinformare. Poi ci lamentiamo che la cultura in questo paese viene ostacolata. A quanto pare non solo dalle istituzioni, ma anche da semplici "cittadini" che contestano qualsiasi cosa sia più "profonda" definendolo fuori luogo. Ah, noto anche una certa invidia, (magari perchè c'è qualcuno che ne sa di più?) altrimenti non ci sarebbe stata tutta questa polemica, e trovo alquanto infantile tirare in ballo altri utenti (yeu) dicendo cose che questi utenti non hanno voluto dire (non trovo nessuna ironia nel suo commento, ma è una cortese frase di ringraziamento)
Ritratto di yeu
6 ottobre 2012 - 21:58
Preciso che quando ci sono delle polemiche preferisco rimanerne fuori, ma visto che sono stato tirato in ballo, specifico che il mio complimento era sincero e non come afferma qualcuno che sarebbe stato per prenderti per il c..o. Mi dispiace che si sia sviluppata in questo modo, comunque personalmente rinnovo il mio grazie per avermi fornito un' informazione molto chiara sulla vicenda e personalmente apprezzo tantissimo persone che, come te, prendono a cuore le notizie partecipando alla costruzione di un bel dialogo votato all'accrescimento della passione sul mondo dell'auto e alla sua cultura. Comunque con me non crearti problemi, se qualche volta scrivo qualche inesattezza, come in questo caso, correggimi tranquillamente, perchè è una cosa che apprezzo tantissimo. A me piace avere un dialogo costruttivo e degli interlocutori appassionati che amano, proprio come me, il mondo dell'auto.
Ritratto di Baf
7 ottobre 2012 - 10:56
Non posso più aggiungere commenti in coda ma ci tengo a scriverne un altro per ringraziare chiunque abbia apprezzato quanto ho scritto. Io sono abituato a dialogare in maniera costruttiva e cerco di farlo ogni volta che posso.
Ritratto di fabri99
6 ottobre 2012 - 20:01
4
E molti complimenti Baf per quello che ne sai a proposito... Sinceramente, non me ne può fregar di meno se lo hai tirato giù da Wikipedia, comunque, nel secondo caso, complimenti per aver cercato il risultato giusto!XD Ciao ;)
Ritratto di mustang54
5 ottobre 2012 - 19:53
2
è una pseudo Toyota Camry/Lexus ES
Ritratto di Gigrobot
8 ottobre 2012 - 22:06
L'attuale Camry è tutt'altra cosa e la Lexus ES da poco sul mercato è basata sul pianale della nuova bellissima Avalon 2013 che esce a fine anno.
Ritratto di Jinzo
5 ottobre 2012 - 20:33
sono problemi loro per la sovranità e se la vedono i governi su questo...ma la cina nn perde nulla, chiudono concessionari e aprono altre aziende...il governo cinese detiene sempre il 51% di una azienda e il 49% il padrone effettivo...
Ritratto di Fr4ncesco
5 ottobre 2012 - 21:44
2
Stupidi, la maggioranza delle auto prodotte li sono in loco, se non acquistano auto giapponesi ci andranno a perdere gli operai cinesi.
Ritratto di NicoV12
5 ottobre 2012 - 23:11
2
Che schifo di mondo che esiste dall'altra parte del globo! Quando sento certe cose mi ritengo fortunato di abitare in Europa. Ma che il mondo boicottasse i loro di prodotti!
Ritratto di ARAN-GP
5 ottobre 2012 - 23:37
e noi invece in Italia abbiamo gli italioti che pensano che avere la macchina straniera sia figo. loro si che sono civili mica come noi subito pronti a calarci i calzoni, poi quando la fiat non va è colpa di chi la guida perchè secondo qualcuno le auto dovrebbe regalarle
Ritratto di francesco alfista
6 ottobre 2012 - 01:59
se succede questo in italia succede la fine del mondo visto l italioti cruccofili limitati...che abbiamo!!!
Ritratto di grandedanny
6 ottobre 2012 - 08:09
come non quotarti...
Ritratto di Zack TS
6 ottobre 2012 - 09:43
1
beh non è proprio uguale.....lì disertano le auto giapponesi per comprare quelle bare che fanno loro, non è un cambio molto vantaggioso.....qui chi non compra fiat e compra tedesco/giapponese non è che gli va male come a questi che comprano china.......detto questo, come ho già più volte scritto, io non faccio queste crociate contro chi non compra auto italiane (ma neanche contro chi le compra) e parto dal presupposto che ognuno con i propri soldi compra quello che vuole!
Ritratto di Garrett WG
6 ottobre 2012 - 09:43
La Cina e' vicina
Ritratto di Montreal70
6 ottobre 2012 - 10:40
In oriente devono essere molto più avanzati culturalmente. Già nel secolo scorso hanno iniziato a vincere le guerre con gli acquisti intelligenti. Noi invece perdiamo guerre ufficialmente mai iniziate facendo acquisti inconsapevoli. Adesso ci ritroviamo con un padrone che nell'oscurità ci dirige come marionette e si arricchisce su di noi. Lieto di non aver mai contribuito a questo.
Ritratto di MatteFonta92
6 ottobre 2012 - 11:20
3
Con questo contesto, non credo che abbia fatto bene la Toyota a chiudere uno stabilimento in Giappone per aprirne uno proprio in Cina...
Ritratto di Baf
6 ottobre 2012 - 11:58
Il Giappone ha nazionalizzato queste isole al fine di rassicurare la propria popolazione. La vicinanza alla Cina e alla Corea del Nord è infatti un problema di sicurezza molto sentito dalla popolazione nipponica. Il governo giapponese, in questo momento presieduto dai nazionalisti, ha deciso di compiere un atto di forza, efficace ma rischioso, per riequilibrare il potere della regione. Non dico che abbiano ragione, ma semplicemente che hanno delle ragioni per farlo. D'altro canto, come qualcun altro ha già evidenziato, il sentimento anti-Japan fa male e bene alla Cina allo stesso tempo. Da un lato la Repubblica Popolare è sede di numerose case automobilistiche e produttori vari giapponesi, per cui boicottare questi prodotti danneggia più i cinesi che lavorano negli stabilimenti Sony o Toyota che gli stessi produttori. Dall'altro i cinesi stanno vivendo in un vuoto ideologico: il Partito Comunista non permette di studiare la storia della Cina, né la filosofia (a parte il Confucianesimo, fortemente conservatore e che fa comodo a chi sta al potere) e tantomeno la letteratura (ciò che viene studiato è stato modificato dal partito). Per questa ragione i cinesi non hanno un'identità, sanno chi sono Marx ed Engels ma non sanno niente del territorio in cui vivono, non gli è permesso viaggiare fuori dalla Cina né all'interno e qualsiasi cosa debba fare un cittadino cinese deve avere il permesso del capo della sua "unità di lavoro", a sua volta soggetto a giudizio di un segretario del Partito Comunista. Se fino agli anni '80 questo vuoto era riempito dall'ideologia comunista, con l'arrivo di Deng Xiaoping che ha invece aperto le porte ai capitalisti e perciò automaticamente rinnegato la radice del comunismo, i cinesi si sono trovati praticamente allo sbando "siamo comunisti ma anche capitalisti", non ci sono valori perché il tradizionalismo è condannato (letteralmente) dal Partito in quanto legato al "Feudalesimo dell'Impero Cinese", i valori del capitalismo sono condannati dall'ideologia comunista e i valori comunisti sono inadatti a guadagnare (e perciò ad avere potere economico e militare) e perciò condannati dal capitalismo di Xiaoping. È facile notare come una cosa contraddica l'altra. Odiare i giapponesi potrebbe riempire questo vuoto ideologico, dando una sorta di identità alla popolazione cinese facendo, allo stesso tempo, da valvola di sfogo: in Cina niente è permesso e niente è dovuto a nessuno, ma perlomeno possono protestare contro i giapponesi.
Ritratto di Fr4ncesco
6 ottobre 2012 - 14:38
2
Complimenti, di rado si trovano persone interessate e conoscenti di geopolitica, la quale è fondamentale per capire come funziona il mondo
Ritratto di Baf
6 ottobre 2012 - 15:52
E purtroppo quando accade vengono insultate dal primo di turno (ovviamente non mi riferisco a te). Proprio in merito alla "geopolitica" c'è da dire che noi italiani siamo spesso troppo concentrati sugli affari di casa per capire che i fili della storia vengono invece tirati altrove. Mi fa piacere che ci sia comunque chi ha apprezzato quanto ho scritto (se ti interessa altro puoi dare un'occhiata qui: http://asinupress.altervista.org/?s=Giuseppe+Luongo ). Un saluto.
Ritratto di H-ROSSA無限
8 ottobre 2012 - 16:57
1
Complimenti per il commento, ho letto con interesse cio che hai scritto, anche se mi é parso di capire che entrambe le nazioni hanno il possesso delle isole, o sbaglio?
Ritratto di Baf
8 ottobre 2012 - 17:15
Attualmente le isole sono state nazionalizzate definitivamente dal Giappone, a cui sono appartenute praticamente per tutto il Novecento salvo una breve parentesi durante la quale sono state di proprietà degli USA. La Cina le rivendica però come propri possedimenti, forse perché teme l'installazione di basi militari troppo vicine e perché vorrebbe sfruttare i giacimenti petroliferi delle Senkaku.
Ritratto di H-ROSSA無限
8 ottobre 2012 - 17:28
1
Capisco, però non comprendo a questo punto l'arroganza cinese...non parlo del Tibet, che comunque ci ha guadagnato facendo parte della Cina, ma qui si parla di attacchi ad una nazione
Ritratto di Baf
8 ottobre 2012 - 17:53
Io credo che l'arroganza della Cina sia dovuta al fatto di essere una nazione relativamente "giovane" (parlo della Cina comunista), che ancora non viene accettata come un'entità di pari grado e pari dignità dai paesi storicamente considerati come "Grandi". È però anche vero che in fondo queste isole sono sempre state considerate sia cinesi che giapponesi fino al Novecento, quindi la Cina ha, dal canto suo, delle ragioni per poterle pretendere come sue, anche se nella contesa conta più lo scontro occidente-oriente che le isole stesse. Aggiungo, infine, una postilla sul Tibet. È vero che le condizioni di vita e i trasporti sono migliorati notevolmente nel "Tetto del mondo", ma è anche vero che sono migliorati soltanto per i cinesi (gli "Han") che vivono in Tibet. I tibetani vivono separati dal resto della popolazione cinese, che viene percepita tutt'ora come straniera, questa differenza è fortemente percepita soprattutto a Lhasa, la capitale del Tibet, dove sui due lati delle strade si nota facilmente la differenza tra le case cinesi e quelle tibetane. C'è poi da dire che il Partito ha compiuto degli errori irrimediabili in questa regione, errori che difficilmente potrà sanare come quello di eliminare tutte le colture di orzo, l'unico cereale che i tibetani abbiano mai coltivato e che riesce a crescere a simili altitudini, per sostituirle col grano, che non cresce a questa altezza. Negli anni '60/'70 questa operazione ha causato una carestia sia nella Cina interna che nel Tibet, per mancanza di grano nel primo caso, vista la scarsa resa delle colture impiantate in Tibet, e di orzo nel secondo. La gravità sta nel fatto che i tibetani praticano una vita dedicata all'ascesi spirituale e si privano di tutto per la "religione", perciò molti di loro non mangiano altro che orzo bollito, che non ha alcun sapore, per sentirsi spiritualmente puliti. Il risultato è che molti tibetani sono morti di fame per una scelta assurda fatta dal governo di Pechino. Perdonami lo "sproloquio".
Ritratto di H-ROSSA無限
8 ottobre 2012 - 18:18
1
Wow, complimenti per la tua cultura in storia, mi hai spiazzato.
Ritratto di Baf
8 ottobre 2012 - 18:29
Mi fa piacere condividere pareri e conoscenze, io mi interesso proprio di determinate questioni di politica internazionale :)
Ritratto di Cinque porte
6 ottobre 2012 - 16:02
Questa é stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso!!! IO NON HO TENUTO COMPORTAMENTI SBAGLIATI ALCUNO!!! Anzi mi sono pure preso la briga di difendervi, cosa di cui ora mi sto pentendo amaramente!!! Il commento seguente aveva la "faccina" ed era ovvio che era scherzoso!!! Comunque non ho NESSUNA intenzione di perdere tempo con un giornale di livelli infimi quale AlVolante.it!!! Per me potete anche cancellarmi il profilo, come si dice qui a Spezia: me ne bato o belìn!!!
Ritratto di fabri99
6 ottobre 2012 - 20:02
4
Sinceramente, non voglio intromettermi negli affari degli altri, ma sarebbe stato più chiaro per me: ^&£%%£%%%" ****é°°ç**£((£/£T$&&)")... Ciao ;)
Ritratto di belzebù
8 ottobre 2012 - 11:47
Immaginatevi quando queste diatribe si sposteranno nei paesi africani o mediorientali , nel momento in cui gli interessi commerciali e produttivi si sposteranno in loco|!
Ritratto di Gino2010
8 ottobre 2012 - 14:54
perchè ora le aziende giapponesi devono per forza compensare questo calo di vendite esportando le loro auto altrove e non si possono permettere di scartare il mercato europeo anche se è in crisi.E' ragionevole attendersi una politica di forti sconti sulle auto jap.Tempi duri per fiat.
Ritratto di Gigrobot
8 ottobre 2012 - 22:09
I cinesi per questioni ataviche hanno sempre evitato le giap infatti se guardi i dati di vendita il mercato cinese è sempre stato dominato dai costruttori tedeschi, isole o non isole, i giapponesi (per fortuna loro) hanno trovato l'america in...America!
Ritratto di H-ROSSA無限
9 ottobre 2012 - 00:11
1
Concordo, anche se molte ditte giapponesi hanno investito per costruire auto economiche in Cina, un po come Dacia per Renault....in Cina vendono piú Audi, BMW e Mercedes di Toyota, Honda e Nissan, al contrario negli USA e nord America sono i jap a farla da padrone
Ritratto di MaCiao5
9 ottobre 2012 - 14:18
3
ah che tristezza vedere un paese che ne boicotta un altro....forza giapponesi fatevi valere, le vostre auto in confronto a quelle cinesi valgono oro!