PASSO ALLUNGATO - La Dacia Bigster è la nuova suv media della casa romena. Deriva dalla Duster ma è lunga 457 cm (23 in più) e ospita comodamente anche cinque persone. Con la Duster condivide la base meccanica e gran parte della linea e degli interni. Nell’alto frontale cambiano solo il paraurti e la cornice dei fendinebbia; identico il retro, dove spiccano le originali luci a “Y sdraiata”. La maggiore lunghezza comporta delle porte posteriori più lunghe (aumenta di 4 cm il passo, la distanza fra i centri delle ruote) e, soprattutto, uno sbalzo posteriore superiore di ben 19 cm. L’auto resta proporzionata, con le vistose protezioni in plastica nella parte bassa della carrozzeria che le regalano un look “da fuoristrada”. E non è solo una questione di stile: l’auto dista ben 22 cm dal suolo (uno in più rispetto alla Duster) e passa disinvolta sui fondi dissestati.
DENTRO è PIù RICCA - Anche buona parte dell’interno della Dacia Bigster riprende quello della Duster: plancia e pannelli sono tutti in plastica rigida, ma comunque ben assemblati. E il design moderno e “spigoloso” li valorizza. Il display centrale, orientato verso il guidatore, resta di 10,1”: è di facile lettura, ha una buona risoluzione ed è reattivo nell’eseguire i comandi. Si accompagna a un inedito cruscotto digitale della stessa misura (in alternativa a quello “standard” di 7”). Ben posizionati i tasti a “pianoforte” per la regolazione del “clima”, che per la prima volta su una Dacia si può avere automatico bizona (al debutto anche il grande tetto apribile in vetro). Pratico e facile da raggiungere il supporto porta-smartphone alla sinistra dello schermo “touch” (Apple CarPlay e Android Auto sono wireless di serie).
SOLUZIONI INGEGNOSE - Dietro, anche tre adulti di media corporatura stanno comodi. Anche chi siede nel mezzo, pur se se alto, ha spazio per testa, ginocchia e piedi: il tunnel nel pavimento non è molto ingombrante, e la stessa cosa si può dire per il mobiletto centrale (che dispone di due bocchette del “clima” e di due prese Usb-C per la ricarica). Peccato solo che manchino le maniglie nel soffitto. Lo schienale del divano è in tre parti, che si abbassano anche con delle comode levette nelle pareti del baule. Reclinando la parte centrale si viaggia comodi in quattro caricando oggetti lunghi e si forma un bracciolo ampio (ma non rivestito) con due portabibita e altrettanti supporti che consentono di utilizzare lo smartphone senza doverlo tenere in mano. Il bagagliaio ha una capienza notevole: con tutti i sedili in uso e caricando fino al tendalino, ci sono 667 litri, 150 in più che nella Duster. Ingegnoso il sistema YouClip, per fissare in alcuni punti (nella plancia, nella consolle passeggero, nella parte posteriore del mobiletto centrale e nel baule) accessori come portagiacca, supporto per il tablet o il kit “3 in 1” (con portabibite, appendi borsa e luce a led integrati in un unico elemento).
SOLO IBRIDA (PURE A GPL) - Per la Dacia Bigster non sono previste versioni a gasolio, ma solo ibride a benzina. Le mild hybrid sono delle 1.2 turbo a tre cilindri, con il motore elettrico a 48 volt che dà il suo contributo in partenza e in accelerazione; la batteria è da 0,8 kWh, il cambio manuale a sei marce. Il 1.2 c’è anche a Gpl, con serbatoio del gas di 49 litri, o abbinato alla trazione integrale (con 130 CV, mentre negli altri casi ne ha 140). La Bigster full hybrid, l’unica col cambio robotizzato, è mossa invece da un quattro cilindri in coppia con due motori elettrici (uno starter ad alta tensione e uno di trazione da 50 CV) e una batteria da 1,4 kWh. Rispetto alla Duster full hybrid, il motore a benzina passa da 1.6 a 1.8 (cresce la corsa dei pistoni) e i cavalli in più sono 14: 155 CV in tutto.
ARRIVA IN PRIMAVERA - La nuova Dacia Bigster, che arriverà nelle concessionarie entro la prima metà del 2025, ha di serie la frenata automatica di emergenza, la riproposizione dei segnali stradali nel cruscotto, la retrocamera, i sensori di parcheggio posteriori, il mantenimento in corsia e il monitoraggio dell’attenzione del guidatore. Quattro le versioni, con prezzi da meno di 25.000 euro per la “base” mild hybrid a benzina da 140 CV; ipotizziamo 1.000 euro in più per la versione a Gpl. Le full hybrid partiranno da meno di 30.000 euro.