LA DAIMLER VUOLE LA DUCATI - La lista dei pretendenti della Ducati si allunga. Secondo indiscrezioni, anche la Daimler sarebbe interessata ad acquistare la casa motociclistica di Borgo Panigale, messa in vendita qualche settimana fa dal patron Andrea Bonomi, cui fa capo il fondo Investindustrial, detentore del 70% circa dell’azienda. Del resto, il gruppo che controlla la Mercedes è già sponsor della Ducati Corse MotoGP tramite la sua divisione sportiva AMG (nelle foto la SLK 55 AMG e la Ducati Streetfighter 848). La Daimler si affianca così ai nomi degli altri “corteggiatori” (veri o presunti tali) trapelata nei giorni scorsi: dall’indiana Mahindra alle tedesche BMW e Audi. Quest’ultima sembra essere la favorita: secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la casa di proprietà del gruppo Volkswagen deterrebbe un diritto di prelazione nelle trattative che scade alla fine del mese e avrebbe messo sul piatto 750 milioni di euro (leggi qui per saperne di più). Un’offerta allettante, che consentirebbe a Investindustrial di raddoppiare l’investimento iniziale stanziato nel 2005 per l’acquisto della Ducati. Dal canto suo, Bonomi aveva chiesto un po’ di più (un miliardo di euro) ma gli spazi per arrivare a un’intesa prima della fine di aprile sembrano esserci tutti; se però le trattative dovessero saltare, gli altri nomi tornerebbero alla ribalta.
PROPRIETÀ ALL’ESTERO - Una cosa comunque è certa: la Ducati smetterà di essere italiana. A meno che qualcuno non prenda sul serio le dichiarazioni di Lapo Elkann, che si è detto pronto a farsi avanti, ma solo se Bonomi decidesse di abbassare il prezzo. “Mi considero un grande patriota e mi dispiacerebbe molto se la Ducati venisse venduta all’estero; ma i manager hanno fatto una richiesta economica esosa”, ha dichiarato il nipote di Gianni Agnelli.