16 TRATTI - Mercoledì 25 luglio 2018 verranno attivati in sedici tratti autostradali italiani i sistemi per la misurazione della velocità media SICVe-PM, che la società Autostrade per l'Italia metterà in funzione dopo essere stata costretta a spegnere il Tutor (qui la news). Il sistema SICVe-PM verrà acceso in 16 tratti autostradali a rischio incidente, dove erano più elevati i tassi di mortalità prima dell'entrata in funzione del Tutor: fra questi ci sono ad esempio il tratto dell'Autostrada A1 Milano-Napoli all'altezza del casello Modena Sud, in direzione Bologna; il tratto fra Celle Ligure e Albisola in direzione Savona dell'Autostrada A10 Savona-Ventimiglia; il tratto fra San Lazzaro e Castel San Pietro in direzione Ancona sull'Autostrada A14 Adriatica.
STESSO FUNZIONAMENTO - A seguire il sistema SICVe-PM verrà messo in funzione negli stessi punti in cui era presente il Tutor, ha fatto sapere Autostrade per l'Italia, l'azienda privata che gestisce in concessione gran parte della rete autostradale italiana e che negli ultimi tre mesi ha dovuto far fronte alla sentenza della Corte d’appello di Roma, che lo scorso 10 aprile ha stabilito che il sistema Tutor (rileva la velocità media delle auto in autostrada) viola un brevetto depositato oltre 12 anni fa da un'azienda fiorentina. Autostrade per l'Italia si è trovata costretta a disattivare, rimuovere ed eventualmente distruggere i Tutor. Dal 25 luglio entrerà in funzione un sistema alternativo ma con le stesse funzionalità, il SICVe-PM, che misura la velocità media all'interno di un tratto autostradale delimitato da due portali.
DOVE VERRÀ RIATTIVATO INIZIALMENTE
Aggiornamento del 13 luglio ore 10 - La società Autostrade in merito alla notizia sopra riportata ha volute precisare che: "In relazione alle indiscrezioni pubblicate sul sito di ASAPS sulla prossima attivazione di nuovi sistemi di rilevazione della velocità media sulla rete, Autostrade per l'Italia precisa che ogni valutazione e decisione puntuale circa le tratte, i tempi e le modalità di attivazione è di competenza della Polizia Stradale. Le informazioni già diffuse in questa fase, quindi, non hanno alcun fondamento".