DALL’ASFALTO ALLA SABBIA - Da Delta Futurista a Delta Safarista il passo è breve, per la Lancia Delta super personalizzata confezionata da Automobili Amos. Uno perché la base di partenza, la celebre HF Integrale 16V da cui sono scaturiti i bolidi che hanno vinto tutto nei rally, è collaudatissima. E due perché, nei reparti della Podium Advanced Technologies - l’azienda d’ingegneria di Pont-Saint-Martin (AO) incaricata di dare forma e sostanza ai progetti di Eugenio Amos, pilota e imprenditore classe ’85 che si è cimentato in moltissime categorie dello sport automobilistico - tecnici e designer sanno esattamente cosa fare per fare colpo esercitando la pratica del restomod.
LA BASE DI PARTENZA NON CAMBIA - Sì perché la sostanza, rispetto alla Delta Futurista svelata nel 2018, non cambia: anche la nuova Delta Safarista muove da una Lancia Delta Integrale con il più pregiato motore a sedici valvole, e ne prevede il totale smantellamento. Il restauro, che pur non essendo conservativo evita il più possibile di stravolgere l’impostazione tecnico-stilistica del modello classico, prevede una serie di modifiche migliorative. Per “aggiornare” le prestazioni delle Deltona, i differenziali e il cambio originali vengono rimpiazzati con componenti derivati dalle corse. L’assetto, inoltre, è totalmente regolabile, anche perché la Delta Safarista, il cui nome non a caso richiama il durissimo Safari Rally, è concepita per muoversi a tutto gas lontano dall’asfalto. Ecco spiegata la presenza di robuste protezioni sottoscocca e di un impianto di raffreddamento del motore maggiorato, adatto a un ipotetico impiego della vettura in condizioni climatiche estreme, come il caldo africano.
WORK IN PROGRESS - Per ora Automobili Amos non ha fornito caratteristiche tecniche dettagliate sulla nuova Delta Safarista, che nelle scorse ha presentato con un post su Instagram facendo incetta di like e commenti entusiasti da parte degli appassionati del settore. Non si conosce ancora, quindi, la potenza del motore, anche se è lecito attendersi che il due litri sovralimentato potrebbe erogare, come sulla sorella Futurista, un buon centinaio di cavalli in più rispetto all’unità originale. Qualche indizio in più sul look si può invece ricavare dai rendering diffusi in rete dalla casa. Le immagini raffigurano l’auto completamente impolverata, come appena reduce da una massacrante maratona africana, e sul lunotto, velato da una coltre di sabbia, compare la più classica delle scritte fatte col dito: “Lavami”.
IL PREZZO DEL DIVERTIMENTO NON È PER TUTTI - Scherzi a parte, la configurazione della Delta Safarista appare meno estrema rispetto a quella messa a punto dai tecnici dell’Abarth a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 per affrontate il Safari, ma non per questo meno affascinante. Non ci sono gli enormi rinforzi tubolari anteriori per proteggere da eventuali impatti con animali selvatici, ma l’assetto è ugualmente rialzato e le gomme tassellate per mordere meglio la ghiaia e il fango. Pure i copricerchi anteriori, in fibra di carbonio, ricordano quelli delle Delta da corsa guidate dai campionissimi Juha Kankkunen e Miki Biasion. Aria di rally si respira anche nell’abitacolo, che è spoglio di ogni comfort e ha solo quello che serve davvero su una macchina da rally: sedili sportivi, cinture a sei punti e leva del cambio e del freno a mano idraulico in posizione verticale. Della Delta Safarista Automobili Amos realizzerà al massimo una decina di esemplari, al costo di 570.000 euro (220.000 in più rispetto alla Futurista) e naturalmente personalizzabili secondo i più fantasiosi desideri dei clienti.