NUOVO CORSO - Laurens van den Acker, il nuovo capo del design, ha “partorito” il primo progetto intero per la Renault. La DeZir è il punto di partenza di una serie di “concept car” che definiranno la nuova direzione del design della Renault, che vedremo sui futuri modelli di serie. Carlos Goshn, presidente del gruppo, lo chiama “Drive the Change”, riferendosi al programma che dovrà tenere alto il blasone del costruttore francese. Tre i punti fermi del nuovo corso: linee semplici, sensuali, che creino però entusiasmo.
ABITACOLO AD EFFETTO - Dalla filosofia delle parole alla concretezza della DeZir, che si presenta con forme semplici, volumi generosi e contrasti di luce creati dall’ondulazione delle superfici. Come ha spiegato Yann Jarsalle, che ha lavorato nell’equipe di Van den Acker. E a proposito di volumi generosi, parlano le dimensioni dei passaruota, che ospitano cerchi da 21 pollici, dal design ispirato al movimento. La forma incavata della parte anteriore consente poi di incanalare il flusso d’aria verso la coda, per raffreddare la batteria. Il rosso vivo, scelto come colore, reagisce con il taglio grafico dei pannelli laterali in alluminio perforato. L’auto è equipaggiata con due retrocamere, che offrono una visione panoramica, nonostante l’assenza di lunotto. Le porte ad ala di gabbiano, simbolo di un’antica passione automobilistica, si aprono su un abitacolo ad effetto. Le forme sono morbide, il colore dominante è il bianco, con dettagli dello stesso rosso esterno. I materiali sono promiscui: pelle bianca per i sedili, la plancia e il pianale; lacca rossa per la console e gli accessori. Tra le curiosità il posto guida a cockpit e comando del cambio che racchiude dei petali luminosi che indicano i rapporti.
CUORE ELETTRICO - DeZir è alimentata con un motore elettrico situato in posizione centrale posteriore, per garantire un equilibrio ideale delle masse. La batteria agli ioni di litio, di una capacità di 24 kWh, è installata in posizione verticale, dietro la panchetta posteriore, e consente un’autonomia di 160 km. Il raffreddamento della batteria avviene grazie al flusso d’aria, che scorre dalla parte anteriore verso il posteriore, ma soprattutto attraverso le prese d’aria laterali, situate dietro i pannelli in alluminio sulle fiancate dell’auto. La base del motore è identica a quella delle auto elettriche di serie, con un’evoluzione che consente di erogare una potenza di 110 kW (150 cv) ed una coppia di 226 Nm. Sono disponibili tre modalità di ricarica: modalità standard, con una presa domestica (ricarica completa in 8 ore); modalità rapida, con una presa di corrente trifase 400 V (ricarica di 80% della batteria in 20 minuti); sostituzione della batteria, grazie alla tecnologia Quick Drop di Renault.
QUESTIONE DI MUSICA - Per migliorare l’autonomia e le performance dinamiche la scocca di DeZir è in Kevlar, mentre il telaio tubolare, in acciaio, dello stesso tipo di quello della Mégane Trophy. L’aerodinamica è stata particolarmente curata, con sottoscocca carenato e l’adozione di un diffusore posteriore. L’indice di penetrazione nell’aria (Cx) dichiarato è di 0,25. Le prestazioni: velocità massima 180 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 5 secondi e da 0 a 50 km/h in 2 secondi. L’alimentazione si basa anche sul recupero di energia in frenata, grazie ad un dispositivo che si ispira alla logica di funzionamento del KERS (Kinetic Energy Recovery System), utilizzato fino all’anno scorso in Formula 1 e già ripescato per il 2011. Infine una ulteriore stravaganza. Nell’ambito della ricerca sull’identità sonora delle future auto elettriche, Renault si è associata ad un istituto particolarmente competente in materia, l’IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique, fondato da Pierre Boulez nel 1969) per definire le caratteristiche sonore che riflettano al meglio la personalità, a prima vista corsaiola, della DeZir.