28% NON IN REGOLA - Ottocento impianti visitati dalla Guardia di Finanza e 230 (pari al 28%) trovati non regolari: assunto come significativo il campione statistico, si può dire che un distributore di carburante su tre sia irregolare. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno denunciato 33 persone, sequestrato 93 colonnine, 449 pistole erogatrici e oltre 780 mila litri di prodotti petroliferi: questo il bilancio di una serie di controlli di mezza estate. Controlli focalizzati a verificare, in particolare, se il carburante effettivamente erogato fosse lo stesso di quanto contabilizzato agli automobilisti, se fossero state mischiate alla benzina o al gasolio sostanze dannose per le auto e se fosse stata rispettata la disciplina dei prezzi esposti.
PUBBLICITÀ INGANNEVOLE - Sono la modifica delle schede elettroniche inserite nelle colonnine per alterare i litri di benzina; la manomissione delle stesse colonnine e delle pistole erogatrici, la contraffazione dei piombi (ovvero i sigilli messi agli impianti per evitare che vengano manomessi) le infrazioni più frequenti. La Campania è risultata la regione con più irregolarità. Nella zona di Latina, i finanzieri hanno evidenziato vari di impianti dove veniva attuata una pubblicità ingannevole sui prezzi di vendita del carburante; a Modena, invece, sono state scoperte irregolarità nei registri (con relativi ammanchi) e quindi vendite “in nero” di carburante: il tutto si è tramutato in diverse sanzioni amministrative comminate ai gestori delle aree di rifornimento.