I rincari relativi ai costi dell’energia potrebbero costringere i gestori a fermare gli impianti nell’orario notturno, per i costi troppo elevati in rapporto alla scarsa attività.
Nel Paese si registra una forte carenza di camionisti che riforniscono le pompe: anche fare rifornimento alla propria vettura sta diventando un’impresa.
I benzinai chiedono sostegno al Governo per il crollo delle entrate dovute al coronavirus, ma lo sciopero potrebbe interferire con le forniture ai supermercati.
Tutte le fonti concordano nel registrare un certo ridimensionamento dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio. Merito della situazione internazionale del settore ma anche della forte riduzione dei consumi, che si cerca di arginare appunto con prezzi meno pesanti.
Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, a settembre è stata venduto il 18,1% in meno di benzina e il 15,6% in meno di gasolio per automobili. È uno dei segnali della crisi. Gli introiti dello Stato da questi prodotti sono cresciuti del 15,6%.
La Shell e la catena di supermercati Carrefour lanciano una nuova struttura: il punto vendita degli alimentari inserito nella stazione di servizio. Il primo distributore-commestibile è stato inaugurato a Milano.
L’Osservatorio Autopromotec di Bologna ha compiuto uno studio sulle reti di distribuzione dei carburanti. Ne esce confermata la grande quantità presente in Italia rispetto gli altri Paesi europei.
Nonostante il numero di auto alimentate a gas naturale sia in continua crescita, la rete distributiva stenta ad espandersi e fare rifornimento diventa un incubo per molti.