TREND POSITIVO - Il prezzo del petrolio in calo, la riduzione dei consumi dall’altro, stanno provocando una tendenza al ribasso dei prezzi dei carburanti alla pompa. Finalmente. L’altro giorno l’Eni ha abbassato il suo prezzo per la benzina di 2 centesimi al litro, e poco dopo anche le altre compagnia hanno preso analoghe decisioni. La tendenza virtuosa è confermata anche dal fatto che fino a pochi mesi fa, i rilevamenti sul territorio mettevano in luce circa 120 distributori che vendevano la benzina a oltre 2 euro al litro; ora ne sono rimaste poche unità. E calano prezzi in generale.
PREZZI IN CALO PER TUTTI - Staffetta Quotidiana, che monitorizza giorno per giorno l’andamento del commercio dei prodotti petroliferi, l’altro giorno stimava il prezzo medio della benzina in 1,86 euro mentre il gasolio era a quota 1,79. Per la testata specializzata Quotidiano Energia il prezzo più conveniente è quello praticato dall’Eni, con 1,850 euro per un litro di benzina. Un poco più alti sono i prezzi delle altre compagnie, fino a un massimo di 1,864 euro della Q8. Ancora più positivo è il dato riportato dall’Unione petrolifera e dal Ministero per lo Sviluppo Economico, per i quali il prezzo medio nazionale della benzina, al 15 ottobre, era di 1,845 euro al litro. Da aggiungere che i distributori senza marchio fanno segnare un prezzo medio di 1,730 euro per litro di benzina. Quanto al gasolio il prezzo medio è di 1,750 euro/litro.
MARGINI DI RIDUZIONE - Il leggero abbassamento dei prezzi praticato praticato, per le Compagnie non rappresenta né un sacrificio né un regalo agli automobilisti. Le ultime analisi del settore elaborate pochi giorni fa da Nomisma Energia, autorevole istituto di studi economici, hanno messo in evidenza un ampio margine di profitto per le compagnie. L’ultima analisi effettuata dall’istituto ha fissato in 1,77 euro il prezzo ottimale della benzina; questo sulla base del costo del greggio, del cambioo euro-dollaro , delle varie tasse e balzelli statali e ovviamente il margine per i vari operatori della filiera. In realtà il prezzo medio alla pompa lo stesso giorno era di 1,84 euro. Comunque sia, quello che più conta è che si tratta comunque di valori inferiori a quelli di un paio di mesi fa.
RISPOSTA AI CONSUMI IN CALO - Le ragioni di questa tendenza dell’ndustria petrolifera sono diverse, ma tra di esse sicuramente pesa la volontà di recuperare un po’ dei consumi perduti, soprattutto per il forte aumento dei prezzi alla pompa. A settembre le statistiche dell’Unione Petrolifera hanno evidenziato un calo dei consumi del 14,8%, con la benzina scesa addirittura del 18,2%. Nei nove mesi da gennaio a settembre la contrazione del consumo di benzina è stata del 10,7%, quella del gasolio del 9,9%. E non si può non rilevare che questi ultimi numeri evidenziano come a settembre i consumi abbiano subito un ulteriore forte rallentamento rispetto ai mesi precedenti.