RINASCE CON LA FERRARI? - Dopo 18 anni l'America si presta a dire l'addio a una delle sue icone automobilistiche, la Dodge Viper. Venerdì è stato infatti consegnato al texano D'Ann Raugh, il più grande collezionista della “vipera” (ne ha più di 40), l'ultimo esemplare uscito dalla catena di produzione. Quello della Viper è più un arrivederci che un addio: secondo i piani della Chrysler, nel 2012 dovrebbe nascere un nuovo modello. Un'auto sviluppata “con l'esperienza dei nostri partner, che costruiscono le sportive migliori al mondo”, aveva detto Marchionne (amministratore delegato della Chrysler alla quale fa capo il marchio Dodge) alludendo una possibile collaborazione con la Ferrari (leggi qui per saperne di più).
In occasione della consegna dell'ultima Viper, è stato organizzato anche un raduno.
ORGOGLIO USA - Un'ipotesi che aveva scatenato la reazione dei vertici della Dodge che, in occasione del nuovo record sul giro della pista di Laguna Seca fatto segnare da una Viper ACR, versione “pronto pista” ma omologata per circolare su strada (come una Porsche 911 GT3-RS per intenderci), avevano reclamato l'indipendenza della sportiva americana dalla Ferrari: “la Viper è la Viper, la Ferrari è la Ferrari” avevano dichiarato (leggi qui la news).
L'immenso motore V10 da 8,4 litri da 600 CV delle ultime Dodge Viper.
CAVALLI “GENUINI” - Nata nel 1992, la Dodge Viper ha rappresentato la reinterpretazione in chiave moderna delle classiche “muscle car” americane: motore anteriore, trazione posteriore, niente aiuti elettronici (come controllo di trazione o Esp) e tanti cavalli. Disponibile da prima come roadster (RT/10), e successivamente anche come coupé (GTS), la Viper ha visto crescere la potenza del suo V10 da 8 litri messo a punto dalla Lamborghini (di proprietà della Chrysler dal 1987 al 1994) dai 400 CV iniziali ai 600 dell'ultima versione da 8,4 litri. Una "cavalleria" sufficiente a farle raggiungere i 314 km/h e scattare da 0 a 100 km/h in soli 3,9 secondi.