SGUARDO DALL’ALTO - Il monitoraggio del traffico sulle grandi arterie italiane alza sempre più il proprio livello, nel senso letterale del termine. Autostrade per l’Italia ha infatti iniziato la seconda fase del programma Falco di Aspi, che punta a controllare la situazione delle strade e supportare le squadre di viabilità grazie a droni pilotati da remoto. La seconda fase del progetto è iniziata la scorsa settimana sull’A26, dal bivio con la A10 e Ovada, e sull’A10, da Cogoleto e Varazze: qui i droni possono alzarsi in volo per verificare il traffico anche nei punti privi di telecamere e vengono pilotati direttamente dal centro di controllo a Genova. Il monitoraggio dall’alto, coordinato insieme all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile su cinque siti del tratto ligure della rete autostradale, si rivela utile per venire a conoscenza di eventuali situazioni critiche e tenere aggiornati i viaggiatori.
PER LE ROUTINE E LE EMERGENZE - Nelle aree interessate sono stati installati dei “nidi” che accolgono i droni quando sono a terra, permettendone la ricarica. Le missioni dei “falchi” sono attivate dal centro di controllo del traffico di competenza, per verificare con flussi video le condizioni della viabilità e dell’infrastruttura. Le missioni possono essere pianificate o attivate in base a specifici eventi (code, incendi, materiali dispersi) e sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Dall’alto, è anche possibile monitorare la segnaletica stradale, i cantieri, lo stato della pavimentazione e del verde. Le informazioni ricavate dai droni possono essere utili anche per allertare in modo tempestivo le forze dell’ordine e le squadre di soccorso.
IN FUTURO CON L’IA - Alla fine della seconda fase di sperimentazione del programma Falco di Aspi, si passerà alla raccolta e all’analisi dei dati. Da questi si svilupperà un’intelligenza artificiale in grado di riconoscere automaticamente un evento critico (per esempio un veicolo fermo o un incidente). In futuro, i droni potrebbero entrare a far parte delle attività di routine di pattugliamento della rete autostradale, aiutando a rilevare potenziali criticità, accorciando i tempi di intervento e migliorando la qualità del servizio.