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E-Via!, la rete di ricarica della Valle d’Aosta

01 marzo 2017

Entro fine marzo dovrebbe essere completata la nuova rete con 35 colonnine per il “rifornimento” delle auto elettriche.

E-Via!, la rete di ricarica della Valle d’Aosta

SI RICARICA FINO A 22 KW - La prima colonnina è stata installata a fine febbraio, l’ultima dovrebbe essere inaugurata entro fine marzo. È il piano di sviluppo della nuova rete di ricarica per veicoli elettrici della Valle d’Aosta denominato E-Via!. A realizzarla è la Duferco Energia, operatore energetico già attivo in Liguria con una propria infrastruttura di colonnine e vincitore del bando indetto dalla Regione Autonoma. Il contratto prevede la gestione del servizio per tre anni e l’apertura di 35 stazioni di ricarica distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio, con 11 all’interno della città di Aosta e 24 nelle altre località di rilievo della regione. Le stazioni saranno costituite da colonnine con un totale di 70 prese Tipo 2 per la ricarica a 22 kW e da 10 prese Tipo 3A per il “rifornimento” di scooter e quadricicli a batterie a 3 kW. 

100 PRESE TRA I MONTI - La nuova rete della Valle d’Aosta si aggiunge a quella esistente costituita da 10 colonnine installate con i progetti Strade Verdi e City Porto, nonché ai 14 punti di ricarica nel Supercharger Tesla presenti nel capoluogo. In totale, quindi, le prese valdostane sono 114 e consentono di muoversi a emissioni zero senza difficoltà all’interno della regione, nonché di “rabboccare” le batterie per i viaggiatori in transito per Piemonte, Svizzera e Francia. Per “rifornirsi” dalle 100 prese gestite da Duferco è necessario sottoscrivere il contratto che consente di ricevere l’apposita tessera che abilita alla ricarica o di attivare l’apposita app per smarphone. 

I PREZZI - Le offerte tariffarie sono due, la Mobility Flat e la Mobility Ricaricabile. Con la prima si paga un canone mensile di 30,5 euro (18,30 euro per i primi 6 mesi) e si ha diritto a 300 kWh di energia per il “pieno”. Con la seconda si possono acquistare tessere ricaricabili valide 12 mesi con prepagati 100 kWh (48,8 euro), 200 kWh (91,5 euro) o 400 kWh (170,8 euro). Ricordiamo che gli abbonati Duferco possono ricaricare in tutte le colonnine gestite dal gestore ligure, nonché in quelle di Enel Distribuzione, di Alperia (Alto Adige) e di altri operatori con il quale è attivo un servizio di roaming per un totale di 751 colonnine distribuite in tutta Italia. 



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Ritratto di caronte
1 marzo 2017 - 16:05
Capisco che anche se non ne sono del tutto convinto della mobilità elettrica le infrastrutture a sostegno di questo tipo di auto devono sorgere ma mi chiedo se sia davvero un pieno ad impatto ambientale pari a zero.
Ritratto di Edoardo98
1 marzo 2017 - 16:12
Fin quando l'energia non verrà prodotta con fonti rinnovabili le elettriche non hanno molto senso però fortunatamente ora buona parte dell'energia in Italia viene prodotta con le rinnovabili anche se per il momento non supera comunque il 30% quindi la scelta più ecologica qui è avere un'auto ibrida (non plug-in)
Ritratto di Menci
1 marzo 2017 - 22:59
Considera questo dati: il rendimento di un motore di una automobile è poco sopra il 30%. Un motore a cherosene a turbina rende oltre il 60%. Il rendimento di rete di distribuzione, della batteria e della meccanica insieme siamo a circa l'80%. Se con un diesel fai 24km, con una elettrica alimentata esclusivamente da turbine diesel né fai 35. E l'inquinamento sarebbe solo sui filtri della centrale. Questo nella peggiore delle condizioni.
Ritratto di lucios
2 marzo 2017 - 19:15
4
Pari a 0, allo stato attuale, non può possibile. Semplicemente, si ha uno spostamento dell'inquinamento. Più auto elettriche ci sono in circolazione, a parità di fonti alternative, più energia prodotta da combustibili minerari e nucleari in centrali poste in determinate zone ci sarà. Vuol dire che queste dovranno essere potenziate o create di nuove, con un conseguente innalzamento dell'inquinamento in quelle zone. Non vorrei, un domani, città pulite e campagne, coste, colline o deserti inquinati. Per questo, bisogna sviluppare e potenziare la rete e la produzione di energia alternativa
Ritratto di Alfiere
1 marzo 2017 - 20:09
2
La risposta alla domanda sull'impatto ambientale, in breve, è no. No perchè tra batterie e produzione di energia elettrica, l'impatto non può e non potrebbe mai essere zero. Tuttavia il punto è un altro, e più che altro riguarda la vivibilità delle nostre città, dove un'elettrico ha il pregio di togliere di mezzo quell'assurda quantità di particolato generato dalle nostre auto.

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