ALLA PRESENZA DI PUTIN - La lettera d’intenti che dà il via alla collaborazione fra la Fiat e la russa Sollers (che produce la Uaz Patriot) è stata firmata da Vadim Shvetsov, amministratore delegato della Casa russa, e Sergio Marchionne (foto in alto), alla presenza del Primo Ministro russo Vladimir Putin. Con questo accordo, l’impianto della Sollers localizzato a Naberezhnye Chelny, a 1000 km ad est di Mosca, nella Repubblica del Tatarstan, verrà potenziato e ampliato. Lo scopo è di raggiungere una produzione di mezzo milione di veicoli annui entro sei anni, un decimo dei quali per l’esportazione.
A Naberezhnye Chelny verranno prodotti nove nuovi modelli: berline compatte, berline medie e anche Suv. Tutti saranno basati su quella che la Casa torinese chiama “una nuova piattaforma globale Fiat-Chrysler”.
I SOLDI LI PRESTA IL GOVERNO - L’accordo prevede anche che almeno metà dei componenti impiegati sia di produzione locale (compresi motori e cambi). Verranno prodotti sia nell’impianto della ZMZ sia nel nuovo parco tecnologico di Togliatti. Alla riuscita dell’accordo, però, sarà necessaria l’erogazione da parte del Governo russo di prestiti agevolati a lungo termine, e tali da coprire per intero gli investimenti (2,4 miliardi di euro). “Si tratta – ha commentato l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne - di una della più grandi alleanze siglate dal nostro Gruppo, in uno dei mercati a più alto potenziale”