SFORZO EXTRA - La consorzio Ecopneus raccoglierà entro fine ottobre 3.000 tonnellate di pneumatici usati in più rispetto allo standard previsto per legge, pari l'anno scorso a 241.484 tonnellate, andando in contro a quei gommisti che non riescono a smaltire tutte le gomme usate in loro possesso. Ecopneus ci riuscirà grazie all'attenta gestione delle sue finanze, secondo quanto comunicato, che le ha permesso di destinare all'iniziativa 1 milione di euro. La raccolta dei pneumatici usati verrà effettuata nel Triveneto (Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), nel Lazio e in Campania, le aree in Italia dove i soggetti autorizzati sono più in difficoltà a smaltire le coperture non riutilizzabili.
MERCATO NERO - Gran parte delle criticità segnalate dagli operatori sono dovute alle vendite irregolari di pneumatici. Si stima siano circa 20-30 mila le tonnellate di pneumatici frutto di transazioni illegali ogni anno, alterando così il conteggio dei target di raccolta, e che non sono associati al regolare pagamento del contributo ambientale indispensabile per la copertura dei costi di raccolta e recupero. Una situazione che le stime traducono in un ammanco di contributi ambientali per 12 milioni di Euro ogni anno, che si accompagna a un’evasione IVA stimata in 80 milioni di euro, a cui vanno aggiunti anche i costi di eventuali interventi per ripulire il territorio dai possibili abbandoni. Ingenti quantitativi che risultano dunque come una extra-quantità che va ad intasare i depositi dei gommisti generando un potenziale rischio ambientale nel caso incendio.
A FINANZIARLO SONO I COSTRUTTORI - A farsi carico dello smaltimento dei pneumatici ci sono in genere consorzi specializzati, come appunto Ecopneus, consorzio senza fini di lucro costituita dai principali produttori di pneumatici in Italia (Bridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli), che secondo la legge italiana sono obbligati a gestire un quantitativo di pneumatici fuori uso pari a quelli venduti l'anno precedente. Ecopneus è il principale consorzio di questo tipo nel nostro paese, tanto è vero che fra i suoi obiettivi c'è quello di farsi carico del 70% dei pneumatici fuori uso generati in Italia.