STRATEGIA IN ASSEMBLEA - Oggi si terrà ad Amsterdam l’assemblea degli azionisti della Fiat Chrysler Automobiles (così come quelle della CNH e della Ferrari) e oltre agli aspetti economico-finanziari è facile prevedere che al centro dell’attenzione ci sarà nuovamente la prospettiva di nuovi accordi con altri costruttori. È facile prevederlo dopo che il presidente della FCA, John Elkann, (nella foto) ha scritto una lettera agli azionisti della Exor (la finanziaria della famiglia Agnelli che detiene il pacchetto di controllo della FCA) in cui tra le altre cose sostiene con convinzione l’opportunità delle alleanze/fusioni.
VANTAGGI ECONOMICI IMMEDIATI - Oltre che alle considerazioni strategiche già più volte affermate dall’amministratore delegato Sergio Marchionne, Elkann si spinge a fare dei numeri per quantificare i vantaggi dell’ipotizzato e auspicato incontro con un altro grande costruttore. Secondo Elkann una intesa di questo genere permetterebbe alla FCA un risparmio di 10 miliardi all’anno. Nelle 16 pagine della lettera del presidente della FCA (nonché guida della Exor) non manca comunque la consapevolezza della ritrosia riscontrata sinora negli altri grandi costruttori (si sa che il profilo ideale in tal senso per Marchionne sarebbe quello della GM). Per rendere chiaro il concetto Elkann ricorre a un’immagine ad effetto “Ma per ballare il tango bisogna essere in due, e attualmente i potenziali partner sono impegnati nel lavoro volto a sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie”.
INTERLOCUTORI INTERESSATI - D’altra parte l’argomento non mancherà di suscitare discussioni, illazioni e commenti dal momento che Elkann prosegue la lettera affermando “Abbiamo avuto espressioni di interesse a proseguire i contatti e la discussione da parte di più di un soggetto”. Parlando di prospettive dell’automobile, nella sua lettera Elkann parla anche delle nuove tecnologie, affermando che non ci sono dubbi che i prossimi anni vedranno un profondo cambiamento nelle soluzioni di trazione, compresa la trazione elettrica, anche se manifesta forti dubbi su come finirà la vicenda: “se si considera il rapporto costi/vantaggi dei motori termici con quelli alternativi non è però chiaro chi vincerà”. Nella lettera Elkann si rivela invece più propenso a credere nelle nuove tecnologie della connettività, della guida autonoma e delle nuove forme di mobilità, che offrono prospettive “davvero attraenti”.