NON IN VENDITA - Nel corso dell’evento annuale per gli investitori, John Elkann ha fatto il punto sulle attività nel ramo delle automobili in cui è coinvolta la grande società di cui è presidente e amministratore delegato, la Exor, che possiede il 29,23% della FCA e il 22,91% della Ferrari. Le azioni della Rossa sono ambite e fanno gola a tanti investitori, sia perché molto redditizie ma anche per un complesso sistema legato al meccanismo di controllo: la quota in possesso della Exor vale il 32,7% dei diritti di voto e ha quindi un grande peso nella gestione dell’azienda. Elkann ha ribadito però che la Exor non intende vendere la quota della Rossa, come riporta Il Sole 24 Ore, perché “siamo tutti molto soddisfatti di quanto la Ferrari sta facendo e potrà fare”.
LA FCA VERSO IL PIANO 2022 - Elkann ha spiegato inoltre che la Ferrari sta lavorando per ridurre l’indebitamento e poter tornare ad investire già dall’anno prossimo. Secondo i dati contenuti nell’ultimo rapporto di bilancio (aprile-giugno 2017), il costruttore di Maranello ha saputo “limare” il debito e farlo passare dai 653 milioni di euro del 31 dicembre 2016 ai 627 milioni del 30 giugno, nonostante in questo periodo abbia distribuito ai suoi azionisti guadagni per 120 milioni di euro. Il manager ha parlato poi della FCA e delle sue prospettive, definite molto forti, se è vero che l’azienda sta rispettando il piano di sviluppo 2014-2018 e presenterà fra poco tempo quello aggiornato fino al 2022 (atteso a metà dell’anno prossimo). Elkann ha dedicato una battuta anche alle voci sull’interesse di società cinesi, ribadendo che sono state tutte smentite.
MARCHIONNE RESTA IN EXOR - Il manager si è soffermato infine sull’operato di Sergio Marchionne, numero uno della FCA e della Ferrari, che lascerà la guida della FCA dopo aver chiuso il bilancio 2018 e messo a punto il piano 2018-2022, per essere sostituito da una persona già nell’azienda, come lo stesso Elkann aveva anticipato nei mesi scorsi. Negli ultimi 10 anni “c’è stato un lavoro straordinario di Sergio Marchionne” in quello che era il Gruppo Fiat, le parole di Elkann riportate da Il Sole 24 Ore, “che ora è composto da tre realtà indipendenti e globali” (la FCA, la Ferrari e la CNH Industriale, specializzata in grandi mezzi per l’agricoltura). Elkann ha anticipato inoltre che Marchionne resterà nella Exor dopo il suo ritiro dalla FCA: “Sergio continuerà a essere presente e a contribuire al futuro di Exor” ha detto.