UN OBBLIGO UTILE - In base alle normative europee, dal primo novembre 2014 scatterà l’obbligo per le auto nuove di avere installato il sistema
Esp, il dispositivo che “legge” il comportamento dell’automobile e previene autonomamente il rischio sbandata, intervenendo con correzioni che consentono di rimediare la situazione (
guarda il video sotto). Secondo le stime della
Bosch, che per prima lo ha introdotto, nel corso dei vent’anni di produzione in serie del dispositivo (iniziata nel 1995 e arrivata a 100 milioni di pezzi) l’Esp ha permesso di evitare 190 mila incidenti, che possono essere tradotti in 6 mila vite umane.
L’84% DELLE AUTO NUOVE - Con l’entrata in vigore dell’obbligo nei paesi dell’Unione europea, il panorama dei veicoli dotati di Esp in Europa si estenderà ulteriormente. Nel 2014 si calcola che l’84% dei veicoli di nuova immatricolazione è equipaggiato con il dispositivo. Da notare che la legislazione europea prevede che l’obbligo valga per le autovetture e per i veicoli commerciali sino a 3,5 tonnellate di massa totale a terra, cioè i furgoni leggeri.
SEMPRE PIÙ DIFFUSO - Il quadro è diverso se si considera la realtà mondiale, dove il numero di veicoli con Esp che vengono immatricolati ancora non va oltre il 59% del totale, ma l’efficacia e l’importanza del sistema è tale e così evidente che sicuramente la sua diffusione si estenderà rapidamente in tutti i mercati. La sua utilità ai fini del viaggiare sicuri viene infatti considerata seconda soltanto a quella delle cinture di sicurezza e più importante anche degli airbag.
“FIGLIO” DELL’ABS - Dal punto di vista tecnico l’Esp rappresenta l’evoluzione dell’Abs (di cui la Bosch rivendica l’ideazione e la produzione a partire dal 1978) e dell’utilizzo dei suoi componenti. Nel corso degli anni il sistema è stato sviluppato arricchendone le funzioni, tanto che oggi non si tratta ben di più di un semplice antipattinamento.