BENZINA AL 55,5% DEL MERCATO - L’Europa volta le spalle al diesel, ma a guadagnarci sono sopratutto i modelli a benzina. È, in sintesi, quanto emerge dall’ultimo rapporto dell'Acea, l’associazione dei costruttori europei d’auto, sulle immatricolazioni per alimentazione registrate nell’Unione Europea nel primo trimestre del 2018. I modelli a gasolio si fermano a 1.574.333 unità, 322.622 in meno rispetto allo stesso periodo del 2017 con un calo del 17% che fa scendere la quota sul totale venduto al 37,9%. La perdita delle diesel è quasi del tutto assorbita dalle maggiori consegne di auto a benzina che nei primi tre mesi dell’anno hanno raggiunto un totale di 2.303.129 unità pari al 55,5% del mercato. Un risultato superiore del 14,6% nei confronti del 2017, pari a circa 300.000 vendite in più.
IN CRESCITA LE AUTO A BATTERIE - Il comparto dei modelli con alimentazione alternative segna una forte crescita percentuale (+26,9%), ma rimangono ancora modeste come consistenza nel suo insieme rappresentando il 6,5% delle immatricolazione avvenute Vecchio Continente (271.122 auto) nei primi tre mesi del 2018. L’incremento più significativo è costituito dalle elettriche (ibride plug-in incluse) arrivate a 69.898 consegne con un +47% tra gennaio e marzo 2018 e una quota sul totale dell’1,7% del mercato continentale. Il merito è soprattutto delle ibride plug-in (37.332, +60,2%), ma con un buon risultato anche per i modelli “puri” (32.566, +34,3%). Positiva è pure la vendita delle ibride tradizionali che hanno raggiunto 139.556 immatricolazioni con un crescita del 25,7% rispetto al 2017, mentre l’aumento dei modelli a GPL, metano e bioetanolo arriva a 61.668 unità con un plus del 12%.
IN GERMANIA AUTO “VERDI” A +73% - Il rapporto Acea indica anche le nazioni con la maggiore crescita di modelli alternativi. Tra i cinque principali mercati continentali il maggiore contributo arriva dalla Germania con un +73,4% di immatricolazioni “verdi”, seguita da Spagna (+ 53,4%) e Francia (+ 15,3%) e con Regno Unito (+ 9,8%) e in Italia (+ 9,0%) sotto la soglia del 10%. Negli altri Paesi spiccano i risultati di Grecia (+95,1%), Romania (+90,1), Slovenia (+85,0%), Ungheria (+79,4%) e Portogallo (75,2%), ma oltre il 50% di aumento ci sono pure Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Olanda e Slovacchia. In termini assoluti l’Italia si impone con 68.127 auto “green” grazie al comparto del gas che contribuisce con oltre 44.000 veicoli. Sul podio ci sono anche Germania (41.377 unità) e Regno Unito che con 36.693 “alternative” batte di poco la Francia (33.400), mentre la Spagna si ferma a 21.851 unità. Nei singoli segmenti, le elettriche sono più vendute in Germania grazie a 9.127 immatricolazioni (+80,2%), anche se il record continentale rimane di un Paese extra Unione europea, la Norvegia con 9.694 elettriche consegnate (+38,6%) contro le 6.286 diesel vendute (-34,7%). Il Regno Unito vince tra le ibride plug-in e tradizionali. Nella prima classifica domina con 10.267 unità davanti a Germania (8.447) e Svezia (4.960), nella seconda la spunta con 22.531 unità nei confronti di Francia (21.805), Italia (20.230) e Germania (19.834.). Da segnalare che il Paese con più auto diesel vendute è l’Italia (316.367 unità) e quello con maggiori consegne a benzina è la Germania (553.467).