VIA LIBERA - Il responsabile della FCA in Europa, Pietro Gorlier, ha confermato i 5 miliardi che l’azienda intende investire in Italia entro il 2021, una somma che servirà a finanziare tredici fra nuovi modelli, aggiornamenti e versioni a basso impatto ambientale con motori ibridi o elettrici. L'arrivo di queste vetture permetterà alle fabbriche italiane di lavorare a pieno regime dal 2022, un vantaggio non soltanto per l'azienda ma anche per i lavoratori. Gli investimenti erano stati messi in dubbio dalla FCA dopo tensioni politiche con il Governo: l’azienda infatti aveva accolto con freddezza l’eco-bonus e l’eco-tassa.
LA BASE DELLA 500 ELETTRICA - Stando al sito internet di Repubblica, Gorlier è tornato sull’argomento durante un incontro con la sindaca di Torino, Chiara Appendino, e con Alberto Cirio, in una delle sue prime uscite da presidente della Regione Piemonte. Appendino e Cirio sono stati invitati da Gorlier a partecipare ai festeggiamenti in programma a luglio per gli 80 anni della fabbrica torinese di Mirafiori, occasione in cui verrà presentato il pianale della Fiat 500 elettrica, un modello fra i più importanti da qui al 2021 (arriverà il prossimo anno): la 500 a batterie, che verrà costruita a Mirafiori, avrà una base meccanica specifica e si affiancherà al modello oggi in vendita (costruito in Polonia), che sarà aggiornato e riceverà anche motori ibridi. Gorlier ha confermato inoltre l’aumento della produzione per la fabbrica biellese di Verrone, dove sono costruite trasmissioni.
FCA-RENAULT, TUTTO FERMO - Gorlier, stando a Repubblica, ha commentato inoltre la vicenda della fusione fra FCA e Renault, che hanno interrotto i colloqui per formare un gruppo al 50:50: sarebbe stato il terzo al mondo, con quasi 9 milioni di auto prodotte ogni anno. Il manager ha smentito le indiscrezioni degli ultimi giorni e rivelato che i due costruttori non hanno ripreso le trattative, tanto è vero che “la situazione è completamente ferma”.