SARÀ LA VOLTA BUONA? - Continua la lunga ricerca di un partner da parte della FCA: dopo la Opel, che Marchionne voleva acquisire nel 2009, la GM, che rifiutò la fusione nel 2015 e la Renault, quest’ultimo accordo naufragato a causa delle condizioni poste dalla Francia (qui per saperne di più), si torna a parlare della PSA. Il Governo francese è azionista anche del Groupe PSA, che possiede i marchi Peugeot, Citroën, Opel e DS, quindi bisognerà vedere se questo non sarà un impedimento anche nei nuovi colloqui. Per oggi sono indetti i Cda straordinari delle due aziende e già domani potrebbe arrivare un annuncio di un memorandum d'intesa.
QUARTO GRUPPO MONDIALE - Una fusione tra la FCA e la PSA potrebbe alla creazione di un gruppo automobilistico da circa 9 milioni di auto l’anno, con una capitalizzazione di circa 45 miliardi di euro, capace di inserirsi al vertice dei gruppi mondiali, subito alle spalle di Volkswagen, Toyota e Renault Nissan. Tanti i vantaggi reciproci, almeno sulla carta. Si calcola che potrebbero ammontare a circa 7 miliardi di euro i risparmi entro il 2023 per le sinergie che si verrebbero a creare per la condivisione di piattaforme, tecnologie, fabbriche e reti di vendita. La PSA è tra i leader in Europa ed più avanti nelle tecnologie di elettrificazione e guida autonoma, mentre la FCA porterebbe in dote la presenza sul mercato americano con i suoi margini di guadagno e i marchi cosiddetti premium. Resterebbe da sviluppare il mercato cinese, ormai il più grande al mondo, dove entrambe i gruppi sono deboli.
IL RISIKO DELLE ALLEANZE - I costruttori di automobili sono attualmente sottoposti ad enormi pressioni, dovute ai costi proibitivi che devono sostenere per trasformare interamente il loro modello di business, in questa fase di transizione che segnerà il passaggio alle auto elettriche e alla guida autonoma. In pratica, questo obbliga i gruppi più piccoli ad unire le forze per affrontare i grandi investimenti necessari. Ma anche i più grandi si alleano: la Volkswagen e la Ford hanno annunciato un accordo per la condivisione delle tecnologie relative alla guida autonoma e alle auto elettriche, mentre la Toyota ha creato forti legami azionari con Suzuki, Mazda e Subaru con le quali condividerà tecnologie e fabbriche.