L’ULTIMA PAROLA ALLA PSA - Dovrebbero mancare poche ore all’atteso annuncio del memorandum d’intesa tra la FCA e la PSA, che dopo l’annuncio del 31 ottobre hanno lavorato per mettere a punto i dettagli della fusione. Un momento chiave nelle trattative è in programma nella mattinata di oggi 17 dicembre, quando è stato convocato il Consiglio di sorveglianza del Groupe PSA, che potrebbe essere l’occasione per esaminare i termini dell’accordo di integrazione con il gruppo italo-americano. Al termine della riunione, se tutto andasse per il verso giusto, i due costruttori potrebbero annunciare il matrimonio.
D’ACCORDO LO STATO FRANCESE - Nulla però fa pensare che possano esserci intoppi, a maggior ragione dopo le aperture del Ministero dell’Economia francese, che detiene il 12,7% delle azioni di PSA: come riferisce La Repubblica, lo Stato valuta positivamente la fusione e non dovrebbe opporsi, a differenza di quanto avvenuto nel corso delle trattative fra la FCA e il Gruppo Renault (il gruppo italo-americano giudicò troppo invasivo l’atteggiamento dello Stato, principale azionista della casa francese). L’altro nodo da sciogliere è la presenza della Dongfeng fra gli azionisti di PSA, a cui spetterebbe un posto nel consiglio di amministrazione della nuova società, ma la casa cinese avrebbe fatto un passo indietro per vincere le diffidenze della parte americana di FCA, sulla scia dei cattivi rapporti commerciali e politici fra Cina e Stati Uniti.
NASCE IL QUARTO GRUPPO - La fusione fra FCA e PSA porterà alla nascita del quarto gruppo mondiale dell’auto, un colosso da 8,7 milioni di veicoli venduti nel 2018 con un utile operativo di oltre 11 miliardi di euro, in grado di ottenere maggiori risparmi e sinergie nello sviluppo dei motori ibridi ed elettrici, della guida autonoma e della connettività digitale.