PIANO ITALIA CONFERMATO - Dopo essere stato il responsabile del marchio Jeep negli ultimi anni, contraddistinti dal rinnovamento della gamma e da una grande crescita nelle vendite, dallo scorso luglio l'inglese Mike Manley (nella foto) occupa il posto che era stato di Sergio Marchionne. Oggi, al Salone di Ginevra, in corrispondenza con il lancio di due prototipi importanti come la crossover Alfa Romeo Tonale e la Fiat Centoventi, l'amministratore delegato di FCA ha chiarito la sua visione sul futuro del gruppo. A partire da una questione delicata per il nostro Paese, ovvero l'opportunità di confermare o meno il piano di investimenti in Italia (vedi qui la news), che era stato bloccato a gennaio, dopo la comunicazione degli ecoincentivi (e dell'ecotassa) per l'acquisto delle auto nuove nel nostro Paese. Ebbene, “il piano è confermato”. Questo significa che entro il 2021 si investiranno oltre 5 miliardi di euro, per arrivare a produrre tredici modelli nuovi o aggiornati. E il giudizio sulla manovra del governo? Qui, Manley non si sbottona: “è ancora presto per una valutazione”.
ALLEATI CERCASI - Oltre ai due prototipi, a Ginevra si sono viste anche le Jeep Compass e Renegade ibride plug-in. Alla domanda su come mai FCA arrivi solo adesso con una certa convinzione nel settore delle auto a batterie, presidiato ormai da anni da molti concorrenti, Manley non vede problemi: se è vero che parecchi costruttori offrono questi veicoli, “è anche vero che, per ora, pochissimi automobilisti li comprano. Arrivare dopo non significa quindi essere in ritardo. Anzi, confidiamo sulla possibilità di trarre vantaggio dalla riduzione dei costi di sviluppo e, anche se stiamo sviluppando autonomamente una nostra piattaforma per veicoli elettrici, sulla possibilità di fare accordi.” Pare quasi un'apertura alla francese PSA, dopo le recenti voci riguardanti la ricerca di partner da parte del gruppo francese. Manley ha speso qualche parola anche per la Lancia, non presente con uno stand al Salone. Il marchio “resterà italiano”. Ma la decisione di investire su questo nome dalle nobili origini è legato alla “certezza di avere un ritorno.”