NUOVI SCENARI MONDIALI - Messo in vetrina un sontuoso bilancio per il 2015 (
qui la news), nella stessa conferenza dei risultati economici Sergio Marchionne, capo del
gruppo FCA, ha affrontato il tema del futuro. Come l’amministratore delegato della FCA aveva anticipato già un paio di settimane fa, i vertici del gruppo hanno infatti messo mano al piano 2014-2018 per adattarlo ai movimenti registrati sui mercati mondiali.
ALFA: DUE ANNI IN PIÙ - La diminuzione della produzione è resa evidente soprattutto dai nuovi programmi per l’Alfa Romeo e per la Maserati. Per l’Alfa Romeo era previsto un obiettivo di 400.000 unità vendute nel 2018, mentre la revisione presentata oggi non fa cenno a un traguardo di questo tipo, ma afferma che gli obiettivi sono spostati al 2020. Molto ruota attorno alla Giulia di cui al salone di Ginevra sarà svelata la gamma completa con cui dalla primavera inizierà ad affrontare i mercati. Ma non sarà fatto solo di Giulia (nella foto) il futuro dell’Alfa Romeo: altri appuntamenti importanti saranno dal lancio del primo Suv della marca, i cui programmi però sono stati posticipati e qualcosa di concreto lo si vedrà non prima del salone di Ginevra del 2017. Per le altre proposte il piano predisposto dalla FCA per gli investitori fa un generico riferimento al periodo 2017-2020. Con il che si può ritenere che se le 400 mila auto preventivate sono l’obiettivo per il 2020, per il 2018 si potrà arrivare a circa metà, poco più. Va però detto che nei piani FCA la cosa non dovrebbe incidere sul fronte finanziario, dato che la previsione per il fatturato del 2018 è stata indicata in 136 miliardi, dunque in crescita.
Il nuovo piano prodotto dell'Alfa Romeo: dopo la prima suv di taglia media (tipo Audi Q5 per intendersi), prevista nel 2017, ci saranno una berlina più grande della Giulia, atre due suv (forse una di "grossa taglia" e l'altra più compatta), l'erede della Giulietta e due sportive.
LA SPERANZA VIAGGIA IN SUV - Per quanto riguarda la Maserati, molta fiducia è riposta nel nuovo modello suv Levante, dato il successo che stanno avendo le suv di lusso nel mondo. Delle altre novità in ballo, la Alfieri e la nuova coupé, ci sarà un rinvio rispetto ai programmi precedenti. Da sottolineare però che le previsioni relativi ai risultati economici restano invariati.
MENTRE LA JEEP VA A GONFIE VELE - Ma non tutto è in chiave negativa. Per il marchio Jeep la revisione dei piani è in senso positivo, nel senso che da una previsione di crescita a 1,9 milioni di unità prodottesi passa a 2 milioni. Questo quando nel 2015 le vendite della Jeep sono state di 1,238 milioni di veicoli, il che significa che è prevista una crescita del 60% da oggi al 2018!
ATTENZIONI ALLE EMISSIONI - Gli interventi di aggiornamento del business plan 2014-2018 del gruppo hanno riguardato parecchio anche le problematiche ambientaliste e le necessità conseguenti di disporre di veicoli che puntano appunto sulla compatibilità ambientale. I vertici della FCA hanno affrontato il tema delle emissioni e delle loro misurazioni, precisando che il gruppo ha effettuato un controllo su tutti i software di produzione e di emissione, oltre che sulle calibrazioni correnti. “Tali controlli hanno rivelato che tutte le calibrazioni di tutti i veicoli in produzione sono compatibili con la normativa vigente - afferma una delle slide della conferenza - e operano allo stesso modo sulla strada come fanno nel laboratorio, seguendo le stesse condizioni operative”.