LE BUONE NOTIZIE - Nei giorni scorsi il gruppo
FCA (Fiat Chrysler Automobiles) ha marcato un punto importante nell’annunciare l’avvio al lavoro di 1.500 persone nello stabilimento di
Melfi (
qui la news). Come scrive il
Sole 24 Ore, l’altro ieri i primi 300 hanno iniziato la settimana di formazione in vista dell’inserimento nei cicli di lavoro subito dopo. Altre 700 lo faranno entro marzo, mentre 200 altri lavoratori sono stati “distaccati” a Melfi da Cassino per fare affiancamento. Insomma il buon esordio della Jeep Renegade e Fiat 500 X sta avendo le conseguenze sperate sotto il profilo dell’
occupazione. Una situazione analogamente positiva è quella che riguarda gli stabilimenti di Grugliasco dove vengono prodotte le Maserati Ghibli e Quattroporte. Il lavoro procede spedito per tenere il ritmo della domanda sostenuta proveniente da tutti i mercati.
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA - A queste due situazioni positive fanno però da contraltare altre realtà del gruppo Fiat Chrysler che attendono di essere sbloccate, dando conferma a previsioni di attività finora enunciate ma non ancora avviate concretamente. Le sedi FCA interessate sono principalmente quelle di Cassino e Mirafiori.
ARRIVA PER RISTRUTTURARE - A Cassino (Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, per la precisione) sono in corso i movimenti per la riorganizzazione dell’attività dopo la fine della produzione della Fiat Bravo. La novità più significativa è l’arrivo del nuovo direttore di stabilimento, l’ingegnere Sebastiano Garofalo che nella sua carriera ha diretto già altri impianti nella fase di cambio di produzione (Pomigliano e Melfi). Un calendario preciso e ufficiale delle produzione futura non c’è ancora ma è dato per certo che la fabbrica laziale sarà la sede produttiva di alcuni modelli Alfa Romeo previsti in uscita tra il 2016 e il 2018 (si parla di sei o otto novità).
ALFA ROMEO PER CASSINO - Il primo di questi modelli dovrebbe essere la Alfa Romeo Giulia (nome ancora provvisorio) la cui presentazione è attesa per il 24 giugno 2015 con lancio commerciale nella seconda metà dell’anno. Per analogia di pianale (a trazione posteriore) si prevede che Cassino sarà anche la sede di produzione della suv Alfa Romeo, la cui data di lancio è ancora incerta anche se in molti indicano il 2016. Intanto però l’impianto di Cassino (nella foto qui sotto) è sostanzialmente fermo, con pochissimi giorni di lavoro al mese.
MASERATI PER MIRAFIORI - Una incertezza analoga a quella relativa a Cassino vale per lo stabilimento storico della Fiat di Torino Mirafiori (nella foto più in alto). Qui la prospettiva è legata anzitutto al marchio Maserati e in seconda battuta a quello Alfa Romeo. È infatti prevista a Mirafiori la produzione della Maserati suv Levante (sviluppata sulla base dellaGhibli) prevista già quest'anno, mentre con il marchio Alfa Romeo dovrebbe e potrebbe essere un modello suv.
PROGRAMMI E CASSA INTEGRAZIONE - Come si vede argomenti a sostegno di prospettive positive anche per Cassino e Mirafiori non ne mancano, ma non ci sono date precise e tempistiche sulle varie fasi preparatorie delle nuove produzioni. Il risultato è la scarsissima attività nei due impianti, che incide sensibilmente sui dati della FCA in Italia per quanto concerne la cassa integrazione. Rispetto al 2012 (anno in cui la “cassa” ha raggiunto il picco per il gruppo Fiat in Italia) le ore di cassa integrazione sono diminuite del 20% ma l’obiettivo/speranza dell’azzeramento dell’intervento assistenziale è fissato soltanto per il 2018, tra tre anni.
PROSPETTIVE E INCERTEZZE - Tutto ciò spiega anche i malumori striscianti sul versante dei lavoratori. A pesare pesa anche il fatto che le trattative per il rinnovo del contratto sono ferme dal novembre scorso, mentre non mancano vicende particolari di contrasto, come lo sciopero indetto dai lavoratori della Maserati di Modena che protestano perché a loro non è stato riconosciuto un premio di 300 euro che invece è stato pagato ai lavoratori della Maserati di Grugliasco.
MOTORI DAGLI USA - Intanto a fronte della situazione di non facile attivazione delle nuove realtà produttive in Italia, da cui deve venire una ripresa del lavoro e dell’occupazione, si sa che per i motori delle Ghibli e Quattroporte la Maserati fa ricorso anche a produzioni extra italiane. Dall’autunno scorso infatti lo stabilimento Chrysler di Trenton ha iniziato la produzione del basamento per i motori V6 3.0 in alluminio destinati alla Maserati. I basamenti dagli Usa vengono inviati alla Ferrari per l'assemblaggio del motore. La produzione è stata avviata con un ritmo di 50 al giorno per poi passare a 80.