INCONTRO DI VERTICE - C’è grande attesa per l’incontro del 29 novembre tra i vertici europei del gruppo FCA, con il responsabile dell’area Pietro Gorlier, e i rappresentanti sindacali. Dall’incontro devono infatti venire le conferme dei programmi produttivi per gli stabilimenti FCA in Italia. Il piano 2018-2022 presentato ancora da Sergio Marchionne all’inizio dell’estate non precisava infatti le previsioni per l’Italia, ma varie indiscrezioni avevano anticipato una riduzione della produzione in favore di paesi con minore costi produttivi.
DUE JEEP IN ARRIVO? - In questa attesa stanno circolando delle indiscrezioni che l’agenzia economica Reuters ha presentato come “di fonte sindacale”. Secondo queste voci la FCA sarebbe intenzionata a allocare in Italia la produzione di ben due ulteriori modelli Jeep oltre alla Renegade, e una seconda suv con il marchio Alfa Romeo. I nuovi modelli Jeep sarebbero la suv Compass da assemblare nello stabilimento di Melfi, in Basilicata, dove già viene prodotta la Renegade, e una suv ancora più piccola da produrre a Pomigliano. La nuova suv a marchio Alfa Romeo, più grande della Stelvio, avrebbe invece come “culla” lo stabilimento torinese di Mirafiori.
MASERATI E FIAT - Per quanto concerne la Maserati, le indiscrezioni partano della possibilità che sia decisa la produzione di una supercar, in particolare nell’impianto di Modena. Le ipotesi avvalorate nelle ultime ore comprendono anche un cambiamento di programma per la Fiat Panda, che non sarebbe più destinata ad essere prodotta in Polonia, ma resterebbe a Pomigliano. E per quel che concerne il marchio Fiat si parla anche della versione elettrica, che potrebbe essere allestita a Mirafiori, anche se la cosa stride con il fatto che la vettura si assemblata in Polonia. Come si vede, le indiscrezioni non fanno cenno a un modello sostituto della Fiat Punto, a conferma che la FCA ha deciso di abbandonare questo tipo di proposta.
OBIETTIVI ECONOMICI - I programmi che saranno annunciati il 29 novembre dovrebbero avere due obiettivi di riferimento: migliorare la percentuale di utilizzazione degli impianti FCA nella zona Emea (attualmente attorno al 50%) e un sensibile incremento della redditività, tenendo conto che nel 2017 la FCA ha realizzato il 3,2% di margine, mentre altri costruttori, come il gruppo PSA ha realizzato il 7,3%. L’obiettivo è di arrivare al 5-7% entro il 2022.